DR 6.0

La DR 6.0 rappresenta l’ammiraglia della Casa molisana ed è portabandiera del suo nuovo corso. Nel tempo il marchio ha cercato infatti di scrollarsi di dosso l’immagine di brand low cost e di avvicinarsi agli standard dei marchi generalisti europei. All’atto pratico la DR 6.0 nasce sulla base della Suv cinese Tiggo 7 Pro, da cui eredita un aspetto massiccio, che la fa apparire più lunga dei suoi quattro metri e mezzo. La parentela traspare chiaramente anche dai loghi presenti su vari componenti. Questi mostrano una cura costruttiva decisamente superiore a quella delle prime DR, con evidenti passi avanti pure nella precisione degli assemblaggi. Alcuni materiali in particolare trasmettono una sensazione di buona qualità. Ci sono infatti inserti morbidi per plancia e per i pannelli delle portiere, pur in un abitacolo dove domina la plastica rigida. La plancia ha un’impostazione pulita e ordinata. A dominare la scena è il touchscreen da 10 pollici dell’infotainment. A livello di funzioni certe rivali offrono di più ma è apprezzabile il fatto che ci sia una compatibilità con Android Auto e Apple CarPlay.

I MOTORI DELLA DR 6.0 USATA
Passando in rassegna gli annunci della DR 6.0 usata non si trova un grande assortimento a livello di motori. A monopolizzare la scena è un quattro cilindri 1.5 turbo da 154 CV e 210 Nm. Questo propulsore può essere abbinato a due tipologie di trasmissione. Nelle inserzioni si trovano infatti sia un cambio manuale sia un cambio automatico a variazione continua Cvt. A fare loro da denominatore comune è la trazione anteriore. L’eventuale acquirente ha pure un’alternativa riguardo all’alimentazione. La DR 6.0 usata può essere a benzina oppure bifuel, ossia a benzina e a Gpl. Viaggiando a gas, la potenza e la coppia massime scendono rispettivamente a 150 CV e 190 Nm.

PRO E CONTRO DELLA DR 6.0 USATA
La DR 6.0 punta tutto sul confort. L’assetto molto morbido digerisce bene buche e sconnessioni. Apprezzabile è anche l’isolamento acustico. La silenziosità viene disturbata solo da qualche fruscio aerodinamico alle velocità più sostenute. Ottima è però anche l’abitabilità. C’è parecchio spazio sia davanti sia dietro. Il posto di guida è accogliente, pur se con una impostazione turistica, che si traduce in un’altezza da terra notevole e in un volante abbastanza inclinato in avanti. In seconda fila si viaggia comodi in due ma stringendosi un po’ ci si può stare anche in tre. Il tunnel basso non dà noia ai piedi mentre il tetto panoramico di serie non ruba spazio in altezza. A deludere un po’ è invece il bagagliaio e non solo per l’assenza di rivestimento laterale. Tornando al comportamento su strada, quando si alza il ritmo emerge un marcato rollio. L’intervento dell’Esp nelle manovre di emergenza è brusco e non sempre efficace. In frenata gli spazi d’arresto sono discreti sull'asciutto, ma si allungano molto sui fondi a bassa aderenza. L’impianto frenante, tra l’altro, lamenta una scarsa resistenza alla fatica. La lacuna più grave è però l’assenza dei più comuni sistemi si assistenza alla guida, come la frenata automatica di emergenza e il mantenimento della corsia.
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