L’Ivass attacca le compagnie: prezzi delle polizze stabili e boom di profitti
Nel 2020 i profitti delle assicurazioni nel ramo danni sono cresciuti del 45%, "grazie al comparto della Responsabilità civile auto", ma i premi sono rimasti in linea con quelli dell’anno precedente e nel ramo auto sono scesi di appena il 5,5% a fronte di oneri relativi ai sinistri "calati quasi del 20". Stavolta la messa in stato di accusa delle compagnie non viene da Quattroruote (ne abbiamo parlato, da ultimo, anche sui numeri di maggio e giugno in due articoli intitolati, rispettivamente, "E io pago" e "C’è bisogno di flessibilità") o dalle associazioni di consumatori, bensì direttamente dal presidente dell’Ivass, Luigi Federico Signorini, nel corso della “Relazione sull’attività svolta dall’Istituto nell’anno 2020”, diffusa oggi in streaming dalla sede di Roma.
L’inerzia delle compagnie. Il numero uno dell’Autorità che vigila sulle assicurazioni ha spiegato che questa anomalia è stata determinata dalla "riduzione degli incidenti stradali determinata dalle restrizioni alla circolazione", ma ha sottolineato che l’Ivass fa proprie le aspettative dell’Eiopa, l’Autorità europea sulle assicurazioni, che ha affermato "di attendersi che le compagnie, quando identificano prodotti che non sono più sufficientemente allineati con il mercato di riferimento, valutino se questo fatto comporti un trattamento non equo; e che ove emerga un trattamento non equo, siano prese le misure del caso". Cioè una riduzione dei prezzi, i premi come vengono definiti, delle polizze.
Poche iniziative di ristoro. "Alcune compagnie", ha ammesso Signorini, "hanno riconosciuto, su base volontaria, forme di ristoro ai propri assicurati; non tutte e non tutte allo stesso modo o nella stessa misura. Le differenze sono marcate", ha evidenziato. "Ora che le limitazioni alla mobilità sono quasi del tutto rientrate, i ritardatari dovrebbero riesaminare urgentemente la questione". Secondo ilSole24Ore, le compagnie (ma come detto non tutte) avrebbero restituito ai clienti, in varie forme, circa 800 milioni di euro sui 2,2 miliardi che in realtà avrebbero risparmiato. Dalle tabelle allegate alla relazione del presidente, si nota che a fronte di premi lordi per 10,12 miliardi di euro nel 2020, i sinistri gestiti, compresi quelli che su base statistica siano accaduti pur non essendo ancora stati denunciati, hanno toccato i 6,6 miliardi, con un margine tecnico lordo atteso pari a ben 3,52 miliardi.
Contratti via mail. Il presidente dell’Autorità di vigilanza si è poi soffermato su semplificazioni e tutela della clientela. Sul primo aspetto ha affermato che l’Ivass sta valutando, "di concerto con le altre autorità di settore e a supporto dei ministeri competenti", l’ipotesi di rendere strutturale la possibilità, concessa durante la pandemia, di concludere contratti mediante posta elettronica semplice. Ha poi annunciato l’intenzione di "rivedere" la modulistica precontrattuale, "in modo da eliminare il superfluo e concentrarci sull’essenziale".
Boom di segnalazioni. Per quanto riguarda la clientela, ha rivelato che "i cittadini si rivolgono all’Ivass in modo sempre più massiccio. Gli esposti sono ancora aumentati. Il nostro numero verde ha ricevuto una quantità senza precedenti di segnalazioni di siti internet irregolari, permettendoci di intervenire e segnalare alle forze di polizia molti tentativi di truffa".
Tutto pronto per il nuovo preventivatore. Il presidente ha poi rivelato che "dal 3 maggio scorso è disponibile per i consumatori, seppure ancora in forma sperimentale, il nuovo preventivatore Rca. Lo strumento consente a chiunque di comparare le offerte di tutte le compagnie assicurative con riferimento a un contratto standard di base e ad alcune semplici varianti”. Signorini ha rivelato che durante la fase sperimentale è arrivato "un notevole numero di osservazioni, prevalentemente da parte di operatori del mercato: le valuteremo con attenzione, pronti a recepire quelle volte a semplificare l’attuazione della norma e a promuovere un utilizzo efficiente dello strumento". "Il preventivatore", ha concluso, "è destinato ad agevolare le decisioni degli assicurati e ad accentuare significativamente le dinamiche concorrenziali. Ci attendiamo una pronta e leale collaborazione da parte di tutti gli interessati”.
Arriva l’arbitro assicurativo. Sempre sul fronte della tutela dei consumatori, Signorini ha annunciato l’arrivo dell’Arbitro assicurativo, lo "strumento" che, nelle intenzioni del legislatore, "sgonfierà il contenzioso giudiziario e rafforzerà la fiducia del consumatore verso il sistema assicurativo". "La definizione delle regole per il funzionamento dell’Arbitro assicurativo, rimessa a un regolamento del Ministero dello Sviluppo economico di concerto con il Ministero della Giustizia, dovrebbe ormai essere prossima", ha concluso il presidente dell’Ivass.
Rischio di abusi nell’utilizzo dell’intelligenza artificiale. Infine, un accenno al crescente uso dell’intelligenza artificiale nel settore assicurativo. Dopo aver avvertito le compagnie circa la necessità di evitare "discriminazioni indebite, implicite ed esplicite" tra i clienti, Signorini ha annunciato l’avvio di "un’indagine sul ricorso, da parte di compagnie ed intermediari, ad algoritmi avanzati nei rapporti con gli assicurati". "I processi che conosciamo", ha spiegato, "spaziano dalla tariffazione personalizzata alla profilatura della clientela, dal robo-advisory alla gestione dei sinistri. L’iniziativa si propone di rilevare l’intensità e le modalità del ricorso a tali strumenti, non per frenarlo, ma per scongiurare il rischio di abusi; e di sensibilizzare gli operatori del settore assicurativo sull’importanza di un loro attento governo e controllo".
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