Chiari (Mobilize): “I fleet manager hanno sposato la transizione”
Dallo scorso anno, Mobilize è il quarto brand del gruppo Renault: l’ha voluto il ceo Luca de Meo per concentrare in un’unica piattaforma i servizi di mobilità e di distribuzione dell’energia pensati per accompagnare gli utenti, privati e aziendali, sulla strada che porterà al 2030 e alla transizione ecologica. Un insieme di soluzioni che spazia dall’offerta di una berlina full electric (chiamata Limo), destinata agli operatori del noleggio con conducente in città come Madrid e Parigi, alla creazione di una rete di colonnine di ricarica ultrarapida presso le concessionarie della Casa situate a meno di cinque minuti dagli svincoli autostradali o delle superstrade, per un totale di 200 infrastrutture previste entro la metà del 2024, fino a pacchetti di servizi finanziari. A proposito di quest’ultimi, Maurizio Chiari è il sales & fleet director di Mobilize Financial Services Italia: ecco la sua visione del momento attuale e delle prospettive del settore per l’immediato futuro.
Problemi di consegne e aumenti dei listini: come avete gestito queste criticità nel 2022?
Nella situazione di forte cambiamento che sta vivendo il mercato dell’auto, dettata principalmente dalla scarsità di componenti elettronici, risulta fondamentale il rapporto tra il venditore o il key account e il fleet manager, tramite il quale è possibile pianificare con attenzione le forniture per evitare “buchi” nella mobilità delle flotte aziendali. Direttamente collegata alla riduzione delle produzioni è la crescita del valore medio dei canoni: si tratta di un fenomeno coerente con l’aumento dei prezzi di listino, almeno in parte compensato dall’incremento dei valori residui delle vetture. Per mitigare questo effetto, stiamo lavorando, come gli altri attori del mercato, sugli elementi di pricing che hanno maggiore flessibilità, come, per esempio, i servizi assicurativi.
Nuove alimentazioni e tecnologie di bordo: quali sono le più richieste dai fleet manager?
I fleet manager hanno sposato in pieno i principi della transizione ecologica, adeguando i parchi aziendali alle nuove propulsioni elettrificatee cogliendone i vantaggi in termini di consumi, costi (come l’esenzione dalla tassa di proprietà) e libertà di accesso alle Ztl. Un ragionamento analogo può essere fatto per gli Adas: lo sviluppo tecnologico dei veicoli è visto dai fleet manager come un’opportunità per offrire maggiore sicurezza agli utilizzatori. Gli Adas più richiesti sono, dunque, quelli direttamente collegati alla sicurezza, attiva e passiva. Infine, con l’arrivo sul mercato dei veicoli connessi, l’interesse dei fleet manager potrebbe essere attratto dalla possibilità di ricevere in tempo reale tutte le informazioni relative ai mezzi del proprio parco circolante e, soprattutto, di ricavarne vantaggi in termini di costi; una necessità emergente è quella di utilizzare le piattaforme di car sharing per modernizzare la gestione delle vetture in pool, introducendo una modalità digitale e self-service da parte dei dipendenti.
Quale sarà, secondo voi, il futuro prossimo della mobilità?
Il mercato del noleggio è senza dubbio il più dinamico rispetto alle nuove esigenze di mobilità dei clienti professionali e privati. Questa reattività si traduce nella crescita costante delle immatricolazioni cui stiamo assistendo da alcuni anni. Il gruppo Renault ha risposto allo sviluppo delle nuove soluzioni di mobilità acquisendo Bipi, una startup specializzata nel settore della car subscription, e Zity, società di car sharing free floating, ideale per le aree metropolitane, che si affianca al servizio Mobilize share, il car sharing station based con parcheggi riservati, più adatto alle città di media dimensione e alle location turistiche. Venendo, poi, alle soluzioni dedicate alla mobilità elettrica, il gruppo Renault è stato uno dei pionieri nella sua promozione. Inizialmente i costi molto elevati dei veicoli a batteria hanno portato a un business model basato sul noleggio dell’accumulatore di trazione, la parte più onerosa del veicolo. Oggi il mercato del noleggio dei mezzi elettrici ha raggiunto un livello di maturità che consente di proporre ai clienti soluzioni in grado di soddisfare tutte le esigenze di mobilità. Nello specifico, proponiamo un servizio chiamato “switch”, che offre la possibilità di utilizzare per un certo numero di giorni nell’arco dell’anno una vettura termica, in sostituzione di quella elettrica noleggiata. Per quanto riguarda, infine, i nuovi sistemi di mobilità, il gruppo Renault, con la creazione del brand Mobilize, ha fatto una scelta precisa, basata sul principio “vehicle as a service”. Con questo marchio saranno lanciati nei prossimi anni dei veicoli pensati per la mobilità urbana al 100% elettrica con la sola formula del noleggio: Limo, berlina tre volumi dedicata ai taxi e a noleggio con conducente, Duo, un quadriciclo elettrico a due posti, Bento, un quadriciclo con un metro cubodi capacità di carico, e Hippo, un piccolo veicolo commerciale con tre metri cubi di carico utile.
Quali sono le vostre strategie di sviluppo per rafforzare il noleggio ai privati?
Nell’offerta di noleggio Renault Lease e Dacia Lease (brand commerciali della società ES Mobility), la rete dei concessionari ricopre da sempre un ruolo centrale che, nonostante lo sviluppo del web come principale strumento di contatto con il cliente, resta fondamentale per il canale dei privati. Questo target di clienti, infatti, è per sua natura da considerarsi tipicamente retail, cioè legato al rapporto commerciale con il concessionario di zona. Anzi, spesso è proprio il dealer che, grazie al rapporto di fiducia con il cliente, riesce ad orientarne le scelte.
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