Fondi in arrivo per stazioni e veicoli
Dopo la pubblicazione da parte del ministero dei Trasporti della graduatoria dei progetti ammessi al finanziamento pubblico per la realizzazione di stazioni per il rifornimento di idrogeno, arriva il commento positivo dell’Associazione italiana idrogeno H2It, che rappresenta grandi, medie e piccole imprese, centri di ricerca e università che lavorano nel settore dell’idrogeno. L’organizzazione ha accolto con favore la notizia dei contributi statali per oltre 103,5 milioni di euro destinati a progetti per la realizzazione di stazioni per il rifornimento del gas, grazie ai fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr); H2It si augura che anche il resto dei 230 milioni complessivi previsti dal Piano venga comunque investito nella mobilità a idrogeno e ha realizzato una mappa per evidenziare la distribuzione geografica degli impianti.

Centocinquanta camion. Pochi giorni fa, l’organizzazione internazionale H2Accelerate aveva invece annunciato l’acquisizione di ulteriori fondi provenienti dall’Unione Europea, precisamente dal programma Clean hydrogen partnership, per la realizzazione di 8 stazioni di rifornimento lungo i principali corridoi stradali continentali della rete Ten-T tra l’Italia e la Scandinavia e per la produzione di 150 camion a celle a combustibile da parte dei partner industriali dell’alleanza: Iveco, Daimler Truck e Gruppo Volvo. I tre costruttori stanno attualmente sviluppando proprie gamme di veicoli fuel cell, Iveco tramite la propria affiliata Nikola, Daimler direttamente attraverso Mercedes-Benz Trucks e Volvo con Volvo Trucks e Renault Trucks; i gruppi tedesco e svedese, inoltre, sono co-proprietari al 50% di Cellcentric, società dedicata allo sviluppo e alla produzione di celle a combustibile.

Pool di aziende e associazioni. Ad A2 Accelerate partecipano inoltre associazioni come l’Iru (International road transport union), la Fiap (Federazione italiana autotrasportatori professionali), istituti di ricerca e fornitori di infrastrutture energetiche, tra cui Shell, TotalEnergies, Linde ed Everfuel. Loro obiettivo è fornire supporto all’erogazione di finanziamenti pubblici da destinare ai primi progetti pre-commerciali, la divulgazione di informazioni sull’applicabilità dal punto di vista tecnico e commerciale di un sistema di trasporti a idrogeno su larga scala e la promozione presso i legislatori di politiche favorevoli all’attivazione rapida e sostenibile del mercato del trasporto a lungo raggio a zero emissioni e la distribuzione di gas prodotto a partire da fonti rinnovabili.

Autonomia e affidabilità. Nella fase operativa è previsto lo sviluppo di veicoli pesanti con razionei 4x2 o 6x2, pesi complessivi fino a 44 tonnellate e autonomia di almeno 600 km, da affidara a clienti dei tre costruttori per l’impiego in condizioni reali. Quanto ai requisiti delle stazioni, la Clean Hydrogen Partnership prevede impianti di capacità superiore a 1 tonnellata al giorno rispetto a qualsiasi stazione pubblica attualmente in funzione e livelli di ridondanza N+1, per cui i componenti chiave delle attrezzature vengono duplicati in modo da ridurre al minimo i tempi di fermo, in caso di guasto di uno di loro.
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