L'Aci: ''La riforma va nella direzione sbagliata''
L’Automobile Club d’Italia boccia la nuova riforma del Codice della strada. Il presidente Angelo Sticchi Damiani ha commentato negativamente le modifiche inserite nel decreto Semplificazioni, come quelle riguardanti l’autovelox diffuso, le disposizioni in materia di mobilità ciclabile e multe. Secondo l’Aci, il cambiamento avviato dal governo si sta muovendo ''nella direzione sbagliata’’.
La giusta durata del giallo. ''Aci è sempre soddisfatta quando il legislatore si occupa di sicurezza stradale – si legge in apertura della nota diffusa dall’ente - soprattutto se interviene per semplificare il Codice della strada'' trasformandolo in un codice ''che indichi come ci si deve comportare quando ci si muove su una strada. In questa occasione, però, purtroppo così non è. Anzi, ci si muove nella direzione opposta''. Il comunicato elenca uno per uno i punti di distanza, sollevando altresì una critica che non riguarda le nuove norme: ''Riteniamo per esempio un errore - dice Sticchi Damiani - scrivere nel CdS che la durata del giallo debba essere almeno di tre secondi, perché può creare malintesi e far tarare tutti i gialli semaforici sui tre secondi, come se fossero tutti uguali. L'individuazione della giusta durata del giallo semaforico deriva, invece, da un calcolo complesso e unico per ogni incrocio''.
Le differenti applicazioni dell’autovelox. Tornando alla riforma, riguardo agli autovelox, le cui postazioni fisse potranno essere installate (previa autorizzazione del prefetto) su strade urbane di quartiere dopo che il decreto diverrà legge, l’Aci ha espresso il proprio giudizio discorde: ''Non ci sembra corretta la possibilità di installare autovelox sulle strade locali in cui vige il limite orario di 30 km/h'' ha detto Sticchi Damiani, sottolineando che questo apparecchio è ''un utile strumento per controllare e limitare la velocità nei punti più critici o pericolosi, nei quali è opportuno avere la certezza che la velocità venga ridotta, in modo da consentire di guidare in sicurezza'' e che è invece ''diseducativo, quando non addirittura pericoloso, l'autovelox diffuso, magari installato per far cassa e nemmeno correttamente segnalato, secondo quanto previsto dalla normativa''.
Su bici e multe. Per l’Aci, meritano particolare attenzione anche tutti i provvedimenti riguardanti le biciclette: ''Restiamo fermamente contrari alle bici contromano e alla possibilità che possano transitare sulle corsie riservate al trasporto pubblico'' ha precisato l’ente, spiegando che ''i dati di incidentalità ci dicono che si tratta di pratiche estremamente pericolose, anche in considerazione dell'esposizione al rischio del ciclista rispetto ai veicoli a quattro ruote: oltre 50 volte superiore''. Contestata, infine, anche la possibilità di sanzionare la sosta da parte dei netturbini: ''Sembrerebbe che da domani anche gli operatori ecologici possano emettere multe o far rimuovere i veicoli. Ci auguriamo che le cose non stiano così – scrive l’Aci - e che la proposta riguardi solo l'ampliamento delle funzioni degli ausiliari del traffico che, ricordiamo, devono limitarsi a segnalare l'infrazione al corpo di polizia municipale. Non vogliamo nemmeno prendere in considerazione la possibilità che queste nuove figure si sostituiscano al corpo di polizia municipale''. In conclusione, l’Automobile Club d’Italia ha definito ''positiva l'attenzione alla sicurezza in ambito urbano, dove ancora sono troppo numerosi gli incidenti e i morti'' ma al contempo si dichiara preoccupato ''che l'applicazione alla realtà di tali norme, inserite nel CdS, risulti difforme e differenziata da Comune a Comune, creando confusione e comportamenti insicuri agli utenti della strada''.
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