“Rimuoviamo il casello di Melegnano”
Da tempo i sindaci dei Comuni che si trovano dell’area sud-est di Milano, sostenuti dai propri cittadini, sono mobilitati per chiedere che la soppressione del casello di Melegnano sia inserita tra gli interventi legati alla realizzazione della quarta corsia dell’autostrada A1. Non si tratta solo di passare gratis la barriera: se da Melegnano si rendessero accessibili le tangenziali milanesi, il forte flusso di auto e tir si sposterebbe in gran parte sulla più scorrevole viabilità autostradale, anziché riversarsi sulle strade urbane di San Donato, San Giuliano e Melegnano, con tutto il caos che ne consegue. Per non parlare dell'inquinamento.
Presa di posizione. “Questa battaglia mi pare giusta e condivisibile: trovo iniquo che migliaia di pendolari, sia in entrata sia in uscita da Melegnano verso Milano, diretti al lavoro, debbano pagare un incomprensibile balzello. Credo che il futuro della Grande Milano si giochi proprio sui temi del trasporto pubblico locale, sulle infrastrutture viabilistiche e sulla mobilità sostenibile”, ribadisce Arianna Censi, vicesindaca della Città metropolitana di Milano. Che allarga persino il fronte: “Dirò di più: andrebbero soppressi tutti i caselli autostradali posti all’interno dei Comuni che fanno parte della Città metropolitana. Certo, non si tratta di operazioni a costo zero, ma istituendo un tavolo con le altre istituzioni lombarde e le imprese coinvolte si potrebbero trovare più soluzioni percorribili”. Secondo la Censi, interventi di questo tipo, sempre più richiesti dalle cittadinanze, darebbero un forte impulso all’integrazione dello sviluppo urbano e territoriale tra Milano e la vasta area che gravita attorno.
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piuttosto che firmare l'eliminazione della barriera si farebbero tagliare una mano.
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