Presentata una proposta di legge per l’abrogazione della riforma
Una proposta di legge per l’abrogazione delle recenti modifiche al Codice della strada, quelle che hanno introdotto, tra le altre cose, l’autovelox di quartiere e hanno concesso ai netturbini il potere di sanzionare la sosta: l’ha presentata alla Camera Simone Baldelli (FI), componente di quella commissione Trasporti che, tra le altre cose, da quasi due anni sta esaminando una più ampia proposta di legge di modifica della norma cardine che disciplina la circolazione stradale. Dichiarato l’obiettivo del provvedimento, ovvero "dare seguito ai rilievi fatti dal presidente della Repubblica contestualmente alla promulgazione della legge di conversione del decreto legge semplificazioni".
La lobby dei sindaci. "Accogliamo il richiamo di Mattarella e ricominciamo da capo", spiega Baldelli a Quattroruote, sottolineando che sulle norme recentemente introdotte "non è stato avvertito nemmeno il relatore grillino della riforma in discussione alla Camera". Un blitz vero e proprio, ispirato dall’associazione dei Comuni con l’appoggio dei senatori e la complicità del governo, che non va proprio giù al deputato forzista: "Multe selvagge, autovelox dappertutto, biciclette contromano, multe a strascico con gli apparecchi di rilevazione elettronica senza preavviso di notifica sono il frutto avvelenato delle pressioni della solita lobby dei sindaci che vogliono far cassa con le multe per far quadrare i bilanci dopo mesi di lockdown. Alla Camera, dove si sta discutendo la riforma del Codice della strada, il governo ha messo la fiducia, quindi non c'è stata neppure la possibilità di discutere, di cancellare o di modificare queste norme inserite al Senato da un emendamento dei cinque stelle".
Corsia preferenziale in commissione. Ma se, come è probabile, la proposta di legge Baldelli non dovesse fare passi in avanti, resta la possibilità di intervenire con il più ampio progetto di riforma in discussione in commissione Trasporti, magari ricorrendo a una corsia preferenziale che ne acceleri l’iter: "Una simile modalità di lavoro", spiega il politico, "potrebbe consentire di procedere all’abrogazione rapida di alcune misure non condivise, come le multe a strascico con le macchine radar, l'installazione di autovelox nei centri urbani e la possibilità per gli addetti delle società di nettezza urbana di elevare contravvenzioni. Premesso che tutti devono rispettare le regole, a me pare che governo e maggioranza sottovalutino pericolosamente le conseguenze sociali di queste norme. In un paese in piena crisi economica l'ultima cosa da fare è massacrare i cittadini di multe e tasse. Invece, leggo anche l'ipotesi dell'aumento delle accise sul gasolio. Sono esattamente le cose che in Francia hanno scatenato la rivolta dei gilet gialli. Non capirlo è da irresponsabili. Su questo l'opposizione deve farsi sentire. Basta con l'idea che i proprietari di auto, moto e scooter siano dei bancomat".
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