Addio a Enrico Ferri, il ministro dei 110 all'ora in autostrada
È morto all’età di 78 anni Enrico Ferri, ex politico e magistrato, nonché ministro dei Lavori pubblici nel biennio 1988-1989 con il governo De Mita. Fu esponente del Psdi, ma anche di Forza Italia e dell’Udeur nella sua carriera politica, che lo rese famoso per un provvedimento storico e controcorrente, quando impose il limite di 110 km/h sulle autostrade italiane. L’ex politico è deceduto a Pontremoli, città di cui è stato sindaco dal 1990 al 2004.
Il decreto che lo rese celebre. Il “Decreto Ferri” entrò in vigore nel luglio del 1988: mantenendo l'esistente impianto sui limiti di velocità, che prevedeva soglie differenti in base alla cilindrata, oltre che per tipologie di veicolo, il nuovo provvedimento riduceva a 90 km/h la velocità massima consentita su strade extraurbane e a 110 km/h quella sulle autostrade, di fatto livellando i limiti per vetture di potenza e cubatura differenti (quelle oltre i 1.300 cm3 di cilindrata, per esempio, prima potevano raggiungere i 140 all'ora sulle grandi arterie e quelle comprese tra i 901 cm3 i 1.300 cm3 potevano spingersi fino a 130 all'ora). Pensata come una sorta di moratoria in vista dell’esodo estivo, tale normativa rimase poi in vigore per un anno assumendo un ruolo centrale nel dibattito sulla sicurezza stradale.
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