I miei primi 30 anni da citycar di classe
L'età non si dovrebbe dire, ma nel 2015 sono 30 anni. Per favore, non chiamatemi classica però. Fa così anziana e, se permettete, mi sento ancora una macchinina piacente, con qualcosa da dire. Specie in centro città, che è sempre stata la mia ostrica. In fondo, quando fui introdotta in società al Salone di Ginevra del 1985, ero la perla della Autobianchi. Ve lo ricordate? È un marchio che non c'è più dal 95, ma allora andava forte con la A112. Piccolina, giovane, scattante. Ragazza simpatica e alla mano, per carità, ma era tempo di passare all'eleganza da vere signore.
Piace alla gente che piace. Quegli anni Settanta così risparmiosi e un po' tristi erano morti e sepolti, le donne erano tornate a piacersi e a piacere. Si erano messe in testa un'utilitaria di statura ridotta ma di classe, non certo uno scatolino di latta squadrato come una scatola di biscotti. Ma non prendetemi per una signorina snob, è che mi avevano disegnato così. Ecco appunto, "piace alla gente che piace": era questo il claim si erano inventati per me. Molto appropriato, no? Comunque all'estero giravo come una Lancia, faceva più chic. Adesso quelle che mi somigliano le chiamano piccole Premium, ma per una Y10 allora si usavano tre parole: design, classe, esclusività. Non dico che facessi girare la testa a tutti gli uomini che passavano, ma al volante ne ho messi parecchi. Persino un cantante, era letteralmente uscito di testa per me. Molto carino, sfacciato il giusto, Daniele Silvestri mi pare si chiamasse. Avete presente quella canzone che fa "spiegami perché mi tormento, perché non ha più senso quello che ho, com'è che ancora adesso rischio l'infarto se vedo un'Y10 bordeaux". Bene, non so voi, ma non mi risulta di maschi che stiano male se vedono passare una... beh, non facciamo nomi.
Stile geometrico. È che a Torino avevano fatto le cose proprio per bene, lasciando poco o nulla al caso. Il primo anno avevo già un corpicino minuto e bello tonico con i quattro cilindri 999 Fire e 1.049. E non vi dico i numeri con la versione Turbo da 85 cavalli e 180 orari... Per vestirmi si erano rivolti ai sarti migliori sulla piazza, tipo il Pininfarina o il Giorgetto Giugiaro. Dopo cinque anni e non so quanti bozzetti, centinaia si dice, alla fine ho preferito il Centro Stile Fiat diretto dal Vittorio Ghidella. Bello il suo stile: acuto, pulito e geometrico come un tailleur del Giorgio Armani. Tre elementi forti: la scocca a cuneo, il cofano e il parabrezza molto inclinati, il portellone verticale rigorosamente in nero opaco che taglia verticalmente il tetto appena rastremato. Certo, oggi ne girano parecchie vestite così. Ecco, io sono stata la prima.
Superaccessoriata. E quanto alla scelta degli accessori, mai stata da meno. Addio occhialoni tondi, ho sempre preferito i fanali rettangolari. E nelle occasioni da top di gamma non uscivo mai senza l'Alcantara sulla plancia, sui sedili e i pannelli. Per non dire quando osavo la vera pelle... Uh, mi vengono ancora i brividi. Volendo, potevo permettermi anche i vetri posteriori elettrici a compasso, il climatizzatore, la strumentazione digitale con il computer di bordo. Utilitaria? Fate un po' voi. Ero una signorina con i tacchi bassi, da ballerine al massimo, mai un tipo da scarpe da tennis e serata in trattoria. Preferivo panna rucola e salmone, io. Certo il conto era adeguato, ma non ero per tutti, anche se dopo il primo anno ho dovuto rivedere certe pretese.
Una vita da speciale. Cosa volete, è che a quei tempi mi guardavano tutti e c'era sempre qualcuno che non vedeva l'ora di mettermi le mani addosso alla carrozzeria. Gli stilisti, soprattutto. Era tutta una serie speciale! Cominciò la Fila nel 1987 con un completino bianco, perfetto per il tennis club; per la sera me lo cambiava con uno nero, sempre sportivo e più elegante. Al prêt-à-porter pensò l'Ottavio Missoni con un bell'abitino in blu Memphis metallizzato intonato con gli interni in Alcantara nocciola e i sedili in velluto "Missonato". Se dovevo uscire a correre, preferivo il Turbo e la mise coordinata con i colori Martini & Rossi Racing.
Un'iniezione di bellezza. Nel 1989 arrivò il primo restyling, sempre Autobianchi. Ho preteso di mantenere la versione 4WD integrale, ma addio al Turbo: cosa volete, non si può mica sempre fare sfracelli. Anzi, visto che gli anni Novanta erano alle porte sono arrivati i motori a iniezione elettronica. E ancora serie speciali: con la Mia mi ero messa in testa di essere una Lancia aristocratica, poi un'altra bella botta di Ego in serie limitata e full optional, che sciccheria quegli interni rossi di Poltrona Frau. Nel 92 sfilavo in Avenue, naturalmente all'altezza della situazione: quattro tinte di carrozzeria nuove nuove, tre metallescenti e una metallizzata, portellone ton-sur-ton e interni di alcantara.
Qualche ritocchino... Con la terza serie ho dovuto salutare l'Autobianchi e da Desio mi sono trasferita a Mirafiori. Qualche ritocchino, niente di stravolgente, non ho mai voluto sembrare una di quelle rifatte irriconoscibili che vedi in giro. Anzi, quando ho capito che era momento nel '96 ho preferito lasciare strada alla Lancia Y, che poi è diventata Ypsilon. Ho sentito che si è data un certo tono con il magazine Elle. Gelosa? Un po', cosa volete. Una volta ci andavo io, sulle riviste di moda. Ma come si dice, largo alle giovani. E poi a Torino sono stati tanto carini. Mi hanno faranno grandi feste per il Salone di Ginevra con la Ypsilon 30th Anniversary, piccola e chic come me. È ora di godersi la famiglia che tra figlie, nipoti e cugine è diventata importante. Ma non chiamatemi classica, per favore.
Paolo "Y10" Sormani
COMMENTI
PROSSIMO ARTICOLO
De Lorean
A 40 anni dal lancio potrebbe rinascere due volte
Le nuove leggi degli Stati Uniti aprono la strada al ritorno della celebre DMC-12, forse in versione elettrica, mentre un'immagine teaser della Italdesign fa sognare gli appassionati
PER NOI LA TUA PRIVACY È IMPORTANTE
Siamo consapevoli del valore che hanno i tuoi dati personali, vogliamo proteggerli in un modo responsabile e trattarli soltanto nei limiti delle finalità comunicate tramite informative aggiornate, chiare e trasparenti.
Cerca
IN EVIDENZA
solo su Quattroruote
Prove su strada
Le prove degli ultimi modelli con dati e statistiche
Q HELP
Video Tutorial
Trucchi e consigli per prenderti cura della tua auto