Restaurata la Fiat Panda di Gianni Agnelli
Garage Italia, l'atelier di personalizzazione fondato da Lapo Elkann, ha restaurato, aggiornandola, una delle Fiat Panda appartenute a Gianni Agnelli. La citycar dell'avvocato, in versione 4x4 Trekking, è stata sottoposta a una sorta di restomod che, preservando l'impostazione cromatica originale della vettura, ne ha rivisitato gli interni.

Icona di stile. Tra gli uomini più eleganti e mondani dello scorso secolo, l’Avvocato Gianni Agnelli non era mai banale. E le automobili, una sua grande passione, sono ancora oggi testimonianza del suo stile. “Guidava di tutto, purché originale”, scrivevamo su Quattroruote di marzo 2003 in un ampio articolo a lui dedicato. Auto speciali, magari realizzate in esemplari unici su sua indicazione: Ferrari, ma anche Fiat e Lancia, come la Delta HF Integrale EVO Spider che utilizzò per una sola estate.
La Panda. Del resto, diverse furono le vetture al servizio di Chesa Alcyon, il celebre chalet di famiglia a St. Moritz. Persino varie Fiat Panda (l’Avvocato ne ha avute ben 11) tra cui una Moretti scoperta e una più comune 4x4 Trekking, che lo aspettava in Engadina al suo arrivo in elicottero. Proprio quest’ultima è stata appena sottoposta a un accurato restomod dall’atelier di Lapo Elkann, che dal nonno ha ereditato lo stile e l’amore per il tailor made.

Il restomod. All’esterno la vettura mantiene il suo aspetto originario, con la carrozzeria di colore grigio e le strisce blu e nere. La nobile meccanica di questa Panda è ancora sottolineata dal badge Steyr Puch, orgoglio di tanti fuoristradisti (l’azienda austriaca, che oltre 35 anni fa ha sviluppato la trazione integrale della citycar, è la stessa che ha dato vita al mito della Mercedes Classe G). A esso si affianca il logo dell’atelier, peraltro impresso anche sui sedili anteriori, sopra la maniglia del ribaltamento.
Alta sartoria. D’altra parte, il vero intervento della Garage Italia è avvenuto all’interno della vettura. I nuovi rivestimenti sono stati selezionati dalla Vitale Barberis Canonico, la cui etichetta è cucita nel tascone della citycar. La celebre azienda biellese di prodotti tessili ha selezionato il tessuto per l’atelier meneghino, scegliendo una tonalità vicina ai colori originarli e, in particolare, ai citati blu e nero, amati dall’Avvocato scomparso ormai più di 15 anni fa.
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