I 20 anni dell'ultima ammiraglia del Biscione – FOTO GALLERY
Non era facile sostituire un modello come l’Alfa Romeo 164, la più sportiva delle berline nate dalla piattaforma Tipo 4, le ultime ammiraglie della prima Repubblica. Eppure la 166, di cui ripercorriamo la storia e le caratteristiche nella nostra galleria di immagini, si è sempre mostrata degna della sua progenitrice, con motori da vera Alfa, eccellenti sospensioni e un invidiabile comportamento su strada. Inoltre, seguiva e interpretava con più eleganza il nuovo corso stilistico inaugurato dalla più piccola 156, un grande successo.
Senza erede. Come abbiamo scritto al suo debutto, nell’autunno del 1998, la 166 non temeva confronti con le solite premium tedesche, rispetto alle quali era anche più economica, seppur con alcune pecche di finiture ed equipaggiamenti (sulle versioni a gasolio, per esempio, il cambio automatico è arrivato solo a metà carriera). Ma non bastò: in nove anni di carriera, ne sono stati assemblati 101 mila esemplari tra lo stabilimento di Rivalta, che a breve diventerà un centro di logistica Mopar, e quello di Mirafiori; di fatto, poco più di un terzo della sua progenitrice. Del resto, dalla fine degli anni 90 le berline più classiche hanno perso terreno con l’avanzata di Suv e Crossover e il vecchio progetto di una nuova ammiraglia del Biscione, da produrre a Grugliasco, non è più contemplato in casa Alfa Romeo.
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