Una settimana con la Sports Tourer 1.5 CDTI AT9 Ultimate - VIDEO
La protagonista del Diario di bordo di questa settimana è la Opel Astra Sports Tourer 1.5 CDTI AT9 nell’allestimento Ultimate (che in inglese sta per “definitivo”, nel senso di non plus ultra, a sottolinearne la completezza). Sono di serie, quanto alla sicurezza, la frenata automatica d'emergenza, l’avviso angoli bui, il mantenimento della corsia e i fari Matrix Led. In effetti, quanto agli optional a pagamento, questo esemplare si limita a un migliaio di euro di sovrapprezzo (per la precisione, 1.020), dovuti alla vernice metallizzata Cosmic Grey (670 euro), al ruotino di scorta da 16" (150 euro) e al sistema di riconoscimento dei segnali stradali e dei pedoni (200 euro). Il prezzo chiavi in mano dell’esemplare guidato arriva così a 35.320 euro. Come per la berlina, il restyling della wagon si è concentrato sulla meccanica e così il tre cilindri 1.5 turbodiesel da 122 CV, che sostituisce il quattro cilindri 1.6, punta soprattutto sui consumi. Mentre l'automatico a nove marce rende la tedesca ideale per l'autostrada. Al di là di limitati ritocchi estetici, l'Astra Sports Tourer si conferma una wagon particolarmente grande per il segmento C, vista la lunghezza di quattro metri e 70. Insomma, siamo ai confini della classe superiore: chi ha bisogno di spazio non si può lamentare.
Diario di bordo, Day 1 - Opel Astra ST Ultimate
Contro la moda [Day 1]. Fino a qualche anno fa, l’offerta di station wagon era molteplice. Ora, i modelli sul mercato si sono ridotti, sopraffatti da Suv e crossover. È una tendenza globale ma, si sa, le mode, in Italia, trovano terreno ancora più fertile che altrove. Così, eccoci a guidare una delle sopravvissute, la Opel Astra Sports Tourer. Che vanta un nuovo motore 1.5 turbodiesel a tre cilindri. È una segmento C con dimensioni abbondanti, quasi a cavallo del D. Si tratta della versione top, la Ultimate, che costa 34.300 euro. Roberto Ungaro, redazione WebTv
Diario di bordo, Day 2 - Opel Astra ST Ultimate
Su strada [Day 2]. In questa giornata del nostro Diario di bordo vi raccontiamo come si comporta su strada la Opel Astra Sports Tourer 1.5 CDTI Ultimate. Soffermandoci, in particolare, sull’originale accoppiata fra il tre cilindri turbodiesel da 122 CV e il cambio automatico a nove marce. Una combinazione inusuale, questa del “3-9” tra motore e trasmissione, nel panorama del mercato dei modelli di segmento C, che dà vita a un feeling di guida particolare. Andrea Stassano, redazione Autonotizie
Diario di bordo, Day 3 - Opel Astra ST Ultimate
Uno sguardo agli interni [Day 3]. Spazio, versatilità e praticità: sono queste le parole d’ordine dell’Opel Astra Sports Tourer, la quale continua a essere una valida soluzione per chi ha problemi di carico. Nel terzo giorno del nostro diario di bordo andiamo a vedere nel dettaglio quanto spazio c’è per passeggeri e bagagli, come e quanto si può sistemare nel baule e molto altro: per saperne di più, non vi resta che guardare il video. Francesca Galbiati, redazione WebTV
Diario di bordo, Day 4 - Opel Astra ST Ultimate
Buona connettività. L’Astra Sports Tourer ha molte qualità che la rendono, anche se apparentemente fuori moda, una scelta molto interessante per chi ha l’auto aziendale. Oggi partiamo dall’equipaggiamento in plancia, dove si trova un touchscreen da 8 pollici, mutuato dall’Insignia. Si chiama Multimedia Navi Pro e si gestisce in modo molto intuitivo grazie alle sue semplici icone e a menù non troppo complicati. Non manca la possibilità di integrare al meglio il proprio smartphome, grazie a Apple CarPlay o Android Auto. Quanto ai dispositivi di sicurezza, i famosi Adas, l’Astra, modello di quattro anni fa, ristilizzato, ne è ben provvista: ci sono di serie la frenata automatica, l’avviso angoli bui e i fari Matrix Led. Su questo esemplare, alla fine, si sente solo la mancanza del cruise control attivo, riservato ai modelli benzina col Cvt. Andrea Sansovini, redazione Attualità/Inchieste
Diario di bordo, Day 5 - Opel Astra ST Ultimate
Giardinetta: perché sì [Day 5]. Okay, la moda va in tutt’altra direzione, ma siamo sicuri che non si possa preferire una buona station wagon a una Suv? Questione di gusti, certo, tuttavia vale anche la pena ragionare. Per esempio, sullo spazio: quanto ne offrono le wagon rispetto alle concorrenti a ruote alte? E non dimentichiamo i consumi, per i quali fattori come aerodinamica e peso tendenzialmente favoriscono, nel confronto, le familiari. Infine, la guida: un baricentro più basso e una seduta più vicina suolo rendono le wagon più piacevoli sulle strade tortuose, con un coinvolgimento che è tutt’altra cosa rispetto a quello offerto da una Suv. Luca Cereda, redazione Online.
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