Tutto quello che c'è da sapere sui nuovi divieti alla circolazione
Una rivoluzione per oltre mezzo milione di veicoli (circa 570 mila), che non potranno più circolare in gran parte della città di Milano, periferie comprese, e diventeranno di fatto quasi inservibili per chi abita o lavora nel capoluogo lombardo. E una spesa di 12,8 milioni di euro per il Comune, in gran parte per le infrastrutture necessarie. Dal 25 febbraio, alla nota Area C, più centrale (che resta ovviamente in vigore), si aggiunge l'Area B, una zona a traffico limitato che comprende quasi tre quarti del territorio comunale. Al suo interno, dal lunedì al venerdì, dalle ore 7.30 alle 19.30, sarà vietata la circolazione dei veicoli a benzina Euro 0 e dei diesel fino all'Euro 3. Saranno attivate le telecamere nei 15 varchi previsti, e precisamente nelle vie Anassagora, Pirelli, Sarca, Giuditta Pasta, Gallarate, Tofano, Basilea, Zurigo, Gonin, Baroni, Cassinis, Rogoredo, Carlo Feltrinelli, Mecenate e Fantoli. Da marzo, progressivamente, saranno collocate altre 78 telecamere per arrivare a 98 entro la fine del 2019. Complessivamente, entro ottobre 2020, saranno completati 188 varchi.
Facciamo chiarezza. I nuovi divieti dal 1° ottobre riguarderanno anche i diesel Euro 4 senza Fap, e quelli Euro 3 e 4 con Fap di serie (ma con valore di particolato superiore a 0,0045 g/km indicato nel campo V.5 sulla carta di circolazione). Per orientarsi in questo ginepraio e capire se il proprio veicolo può accedere o meno all'Area B, è possibile collegarsi al Portale dell'Automobilista e inserire la targa nell'apposita sezione. Altre informazioni si possono trovare direttamente nel sito del Comune dedicato all'Area B. Qui abbiamo riassunto le disposizioni principali in una serie di domande e risposte, per chiarire i dubbi più comuni, a partire dai 50 giorni di libera circolazione garantiti ai cittadini residenti (cinque, per chi viene da fuori), ma solo nel primo anno. E attenzione, perché al loro esaurimento scatteranno le sanzioni, di 80 euro. Alle auto con oltre 30 anni di età dotate del certificato di interesse storico sono invece concessi 25 giorni di libera circolazione: trovate tutte le informazioni sulle vetture classiche nello speciale di Ruoteclassiche.
Obiettivi ipotetici. A una settimana dall'attivazione dei varchi, l'assessore alla Mobilità del Comune di Milano, Marco Granelli, mostra ottimismo riguardo agli obiettivi di questo provvedimento drastico per molti automobilisti milanesi e dell'hinterland, definendolo non punitivo, ma necessario per abbattere lo smog. Grazie all'Area B, Granelli ipotizza un calo delle emissioni atmosferiche da traffico del 14%, dovuto al fermo dei mezzi più inquinanti, che da soli causerebbero il 60% del PM10 e il 70% dell'ossido di azoto. Nel 2018, i giorni di superamento dei livelli massimi di polveri sottili sono stati 79 (in miglioramento rispetto ai 97 del 2017, grazie al rinnovamento del parco circolante), mentre l'Unione europea ha posto come obiettivo un massimo di 35 giorni. Non resta che attendere il verdetto delle centraline.
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