Parabrezza d’artista
Parabrezza che diventano tele d'artista. Sarà allestita presso la Mirafiori Galerie di piazza Roberto Cattaneo, a Torino, la rassegna “Art al Parabrise”, in programma da giovedì 26 gennaio a domenica 26 febbraio. Oggetto della mostra (a ingresso gratuito) saranno degli originalissimi retrodipinti realizzati con colori acrilici su lunotti posteriori e finestrini, ma soprattutto parabrezza (i “parabrise”, come definiti da Paolo Conte nella canzone “Genova per noi”) di auto o di Vespa.
L’artista. Artefice delle opere, di cui trovate alcuni esempi nella galleria di immagini, è Guido Palmero. Da anni, Palmero ha sviluppato e affinato questa tecnica da lui ideata, tanto che alcuni suoi retrodipinti, che per l’accuratezza rasentano l’immagine fotografica, sono esposti in maniera permanente presso la Galerie Ferrero, a Nizza, e alla Galleria Colossi Arte Contemporanea di Brescia.
I ritratti. I personaggi ritratti sono raffigurati nello spazio chiuso e circoscritto di un’automobile, o in sella alle Vespa e abbracciano le più svariate figure, legate alla quotidianità o alla storia dell’arte, come la Venere di Botticelli, ritratta dal finestrino posteriore sinistro di una vecchia Fiat Panda e seduta accanto a Raffaello. Ma anche al mondo dello sport (come cinque numeri 10 della Juventus, da Omar Sivori a Paul Pogba), a quello del fumetto e dei supereroi, o a personaggi simbolo dei nostri tempi: su tutti, un Papa Francesco ripreso di schiena dal lunotto di una Renault 4 bianca, targata “VR-779684”. Un dettaglio, quest’ultimo, non casuale: nel 2013 il Pontefice stupì il mondo facendosi vedere a bordo di una R4, con la stessa targa. Del resto, il lunotto posteriore dell’utilitaria sembra essere tra i supporti preferiti dell’autore, che “scomoda” persino una R4 di colore rosso, targata “Roma-N57686”, come quella in cui venne trovato il corpo di Aldo Moro, il 9 maggio del 1978.
Alessandro Mirra
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