Chiusa la rassegna, affluenza in calo del 13%
Dai 930.000 visitatori del 2015 agli 810.000 dell’edizione 2017. Il 67° Salone di Francoforte (Internationale Automobil-Ausstellung), che si è chiuso ieri dopo 11 giorni di apertura, ha registrato un calo di affluenza del 13%. Lo ha reso noto la Vda, la società che organizza la rassegna dell'auto tedesca, indicando che questa edizione ha avuto luogo in un contesto particolarmente difficile, causato da diverse ragioni.
Assenze importanti. Sicuramente uno dei motivi del calo di pubblico è da ricercare nelle assenze celebri. Quest'anno sono state diverse le Case che hanno disertato la manifestazione, a partire da FCA (con l’eccezione di Maserati e della Ferrari) e proseguendo con DS e Peugeot (per il Gruppo PSA era presente solamente lai Citroën), Nissan, Infiniti, Mitsubishi, Tesla e Volvo. Sul calo di presenze, inoltre, può aver influito anche l'effetto del dieselgate, lo scandalo sulle emissioni venuto alla luce due anni fa, proprio a ridosso della chiusura del precedente Salone. Il terremoto che ne è scaturito per l'industria automobilistica intera, oltre che per le istituzioni, ha dato vita a un ampio dibattito, pubblico e politico, in Germania e in tutta Europa, sul futuro dei motori a gasolio. Futuro che, in quest'edizione, è apparso incentrato sulle alternative ai motori termici, in particolare sulle vetture elettriche e ibride, come dimostrano le proposte dei costruttori, che stanno facendo dell'elettrificazione uno dei pilastri dei propri programmi.
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