Cingolani: "Non possiamo morire di inquinamento, ma neppure di disoccupazione" - VIDEO
Laureato in fisica, al timone dell’Istituto italiano di tecnologia di Genova fino al 2019, già membro del cda della Ferrari, Roberto Cingolani è oggi ministro della Transizione ecologica (già dicastero dell’Ambiente) nel governo Draghi: ed è in questa veste che l’abbiamo intervistato per il numero di agosto di Quattroruote, sottoponendogli per prima cosa i temi legati alla sfida della decarbonizzazione. Cingolani è perfettamente consapevole delle problematiche che questa svolta epocale comporta. "Si tratta di una trasformazione industriale, economica, sociale e organizzativa colossale, che è impensabile fare in un anno", spiega nel nostro colloquio. Anche se tutti sono consapevoli della necessità di essere carbon neutral nel 2050, con una tappa intermedia nel 2030, il primo problema da affrontare è quello delle infrastrutture: "Oggi", ha sottolineato il ministro, "non abbiamo abbastanza energia rinnovabile, non abbiamo una rete elettrica smart in grado di gestire un energy mix discontinuo, non abbiamo punti di ricarica sufficienti".
La nostra intervista al ministro Cingolani (in sintesi)
Sostenibilità sociale. Non basta: Cingolani è conscio anche del fatto che oggi non ci sia sul mercato un’auto elettrica realmente competitiva in termini di costi rispetto a una vettura a combustione interna: cosa che configura un problema ulteriore di accessibilità sociale."Se mettiamo insieme questa serie di criticità", ha concluso il ministro, "è evidente come sia impensabile imporre un’elettrificazione di massa per decreto". Dunque, prosegue, "va costruito progressivamente un Paese nuovo, raggiungendo un compromesso sostenibile tra la necessità di avere un ambiente protetto e quella di conservare lo Stato sociale. Non possiamo morire d’inquinamento, ma neppure di disoccupazione: occorre procedere step by step, per far crescere insieme domanda e offerta".
Svecchiare il parco. Una soluzione ragionevole è, frattanto, contribuire allo svecchiamento del parco circolante: "Occorre togliere dalla strada 12 milioni di veicoli altamente inquinanti, sostituire in tempi rapidi milioni di auto Euro 0, 1, 2 o 3 con veicoli Euro 6 o ibridi di nuova generazione a costi accessibili per dare un impulso alla decarbonizzazione superiore al passaggio da una full hybrid moderna a une elettrica". Un’indicazione recepita dal governo con la più recente tornata d’incentivi. L'intervistta completa al ministro Cingolani è disponibile nell'area in abbonamento Q Premium.
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