Dakar - Dalle origini al presente - FOTO GALLERY
L’inizio. Il raid nasce da un’idea di Thierry Sabine che, disperso nel Sahara per alcuni giorni durante la Abidjan-Nizza del 1976, decide di organizzare una gara che percorra il tragitto nel verso opposto. La prima edizione si tiene nel 1979 ed è denominata Oasis, per via dello sponsor. Dall’edizione successiva si chiamerà Parigi-Dakar.
Uno per tutti e tutti per uno. Nella prima edizione non esistono classifiche separate, per volere dello stesso Sabine. Nonostante, in seguito, al francese Génestier sia stata storicamente assegnata la prima vittoria nella categoria auto - su Range Rover V8 - il vincitore della prima edizione è il motociclista Cyril Neveu, alla guida di una Yamaha XT 500.
Volpi del deserto. Nell’edizione 1980 spuntano 10 Citroën Mehari 4x4: non sono iscritte alla competizione, sono auto per l’assistenza medica. Grazie alla trazione integrale, al peso di 555 kg e alle gomme particolarmente sottili arrivano ovunque. Spesso traendo d’impaccio anche fuoristrada assai più potenti o salvando la vita ai corridori vittima di incidente.
In Vespa? Perché no! Yvan e Bernard Tcherniavsky - rispettivamente collaudatore Piaggio e terzo assoluto alla Croisiere Verte - Marc Simonot - vicecampione francese di enduro - e Bernard Neimer - ottavo posto alla Dakar 1979 - sfidano il deserto con quattro Vespa P200E. Solo la due ruote di Simonot riuscirà a tagliare il traguardo finale, malconcia come il suo pilota.
Jackie Ickx e il Ténéré. Il pilota belga vince la quinta edizione della Parigi-Dakar al volante di una Mercedes-Benz 280 GE. È la prima volta che il percorso sfida il deserto del Ténéré: per alcuni giorni, a causa di una tempesta di sabbia apocalittica, oltre 40 partecipanti scompaiono nel nulla. Verranno localizzati con molta fatica e portati in salvo nel campo assistenza più vicino.
L’avventura Porsche. Non paga della vittoria ottenuta nel 1984 con la 911 (953), la Porsche schiera tre 959 per il 1986. René Metge e Dominique Lemoyne bissano il successo nel raid, dietro di loro Jackie Ickx e Claude Brasseur con la vettura gemella. È un’edizione tragica: Sabine perde la vita in un incidente in elicottero assieme ad altre quattro persone.
603 equipaggi e un furto. Nell’edizione 1988 al via ci sono 311 auto, 183 moto e 109 camion: un primato. Ari Vatanen domina la gara fino a Bamako, dove la sua Peugeot 405 T16 viene rubata nel parco chiuso. Nonostante il lauto riscatto, il pilota è costretto a saltare i controlli pre-tappa del turno successivo ed è escluso dalla classifica finale. Vincerà nel 1989, 1990 e 1991.
Stéphan Peterhansel. Il pilota francese detiene il record di vittorie alla Dakar, 14 in totale: sei in moto, rispettivamente nel 1991, 1992, 1993, 1995, 1997 e 1998, e le restanti in auto con Mitsubishi (2004, 2005, 2007), Mini (2012, 2013, 2021) e Peugeot (nel 2016 e 2017). Ha totalizzato, in carriera, ben 80 vittorie di tappa.
Questione di powertrain. L’Audi parteciperà alla prossima edizione con tre vetture mosse da un inedito powertrain ibrido. Le RS Q e-tron di Mattias Ekstrom, Stephane Peterhansel e Carlos Sainz sfrutteranno tre motor-generator unit (MGU), sviluppate per la FE07 di Formula E, affiancate dal quattro cilindri TFSI usato nel DTM che provvederà alla ricarica.
Dal Qatar con furore. Tra i favoriti in lizza, nella categoria auto, c’è Nasser Al-Attiya: vincitore della corsa per tre volte - 2011, 2015 e 2019 -, ma anche di un bronzo nello skeet alle Olimpiadi di Londra 2012. Correrà per il team Toyota Gazoo Racing con l’Hilux T1+, mosso da un V6 biturbo da oltre 400 cavalli.
Dall'1 al 14 gennaio 2022, l’attenzione degli appassionati di motorsport di tutto il pianeta verrà interamente calamitata dall’edizione numero 44 della Dakar. Si correrà, per la terza volta, in Arabia Saudita e il tracciato porterà i concorrenti da nord a sud in senso orario. Prima nei paraggi del Golfo Persico, poi nel Rub al-Khali, 650.000 chilometri quadrati di deserto sabbioso. Dalla partenza al traguardo, i piloti impegnati dovranno affrontare 8.375 chilometri, 4.258 dei quali in prove speciali.
Il programma. La linea del traguardo si troverà a Jeddah, dopo 12 tappe spezzate solo da un turno di riposo (8 gennaio). Come da tradizione, in corsa ci sono auto, moto, camion, quad, side-by-side, prototipi leggeri e le vetture della categoria Classic, introdotta nel 2021, che conta quest’anno 60 piloti iscritti. E noi, per l’occasione, vi proponiamo questa galleria d’immagini sulla storia delle passate edizioni della Dakar, più qualche highlight sulla prossima.