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Nuovo Quattroruote
Numero 800: l'intervista a Michele De Lucchi - VIDEO

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Architetto di chiara fama, autore di pietre miliari dell’industrial design come la lampada Tolomeo, che gli è valsa il prestigioso premio Compasso d’oro Adi nel 1989, e di edifici come l’Unicredit Pavillion di Milano, Michele De Lucchi ha conosciuto il successo internazionale proprio negli anni in cui qualcosa iniziava a incrinarsi nel rapporto tra l’automobile e le città, con l’esplosione del problema dell’inquinamento atmosferico e l’adozione dei primi limiti alla circolazione da parte dei pubblici amministratori. In quel periodo, spiega De Lucchi, “si è combinato un tema culturale legato all’architettura con quello della sostenibilità e da allora fino ai giorni nostri questi due temi non si sono mai più separati”.

Q 800: l'intervista a Michele De Lucchi

Già quando Quattroruote raggiungeva i 500 numeri pubblicati (giugno 1997), tuttavia, prendeva piede una teoria che negava l’utilità della realizzazione di parcheggi nei centri cittadini, in quanto poli di attrazione di traffico: teoria rispetto alla quale l’architetto sottolinea come sia invece necessario trovare un giusto equilibrio, per evitare di “mettere in crisi tante parti delle città che, senza auto, non sono raggiungibili o lo sono con difficoltà”. Ecco come Michele De Lucchi, nella sua testimonianza, analizza il rapporto tra l’auto e le metropoli e quello, non meno importante, tra i centri cittadini e le loro periferie: l'intervista completa è su Quattroruote di aprile e nell'area in abbonamento Q Premium, mentre il video che racconta l'intera iniziativa è disponibile a questo indirizzo.

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