Un weekend, nove premi: guarda tutte le foto
Anche quest’anno, il Concorso d’Eleganza di Villa d’Este - il più importante al mondo insieme a quello di Pebble Beach - non ha tradito le aspettative. Come di consueto, collezionisti, restauratori di quattro ruote da sogno, personalità di spicco dell’alta società automobilistica e professionisti del settore si sono dati appuntamento nei giardini dell'ex residenza rinascimentale del cardinale Tolomeo Gallio per analizzare ed eleggere l’auto più bella nella kermesse patrocinata dalla BMW. Quest’anno, in aggiunta, ci sono due importanti anniversari da festeggiare: il cinquantesimo di BMW M GmbH e i 75 anni della Ferrari.
Sotto un sole tipicamente estivo, nella giornata di venerdì è stata dedicata agli arrivi delle auto in Concorso, alla loro registrazione e alla prima disamina dei giudici. Oltre cento le vetture in gara, suddivise in 7 + 1 classi distinte: The Golden Age of Elegance - Art Deco Era (vetture di lusso prodotte nel periodo compreso tra la fine degli anni Venti e la fine degli anni Trenta), Kompressor! The supercharged Mercedes-Benz (Mercedes sovralimentate prodotte tra la fine degli anni Venti e la fine degli anni Trenta), Celebrating 150 Seasons at Villa d’Este (capolavori automobilistici anni Cinquanta e Sessanta), The Cavallino at 75 (otto Ferrari in rappresentanza delle otto decadi produttive di Maranello), Born for the Race Track (vetture da corsa a ruote coperte, di ogni epoca), 50 Years of Mean Machinery (dedicata alla BMW M e alle loro antenate) e Breaking the Speed Barrier (vetture che hanno contribuito al superamento della fatidica soglia dei 300 km/h). Dulcis in fundo, una classe riservata a concept car e prototipi contemporanei.

Nella giornata di sabato, quella più ambita cui presenziare — magari seduti ai tavoli bordo lago tra un Club Sandwich e una bottiglia di champagne ben fresco — è stata assegnata la prestigiosa Coppa d’Oro, riservata all'auto più bella scelta tramite referendum pubblico. A vincere il premio, la tanto cuneiforme quanto sbalorditiva Aston Martin Bulldog di proprietà del giovane Philipp Sarofim iscritta nella classe Breaking the Speed Barrier.
Domenica 22 maggio, invece, i trofei più importanti sono stati due: il Concorso d’Eleganza Design Award per concept car e prototipi (tramite referendum pubblico) è stato vinto dalla incredibile Bugatti Bolide presentata da Achim Anscheidt, mentre l’ambito BMW Group Trophy - Best of Show è andato alla Bugatti Tipo 57 S del monegasco Andrew Pisker.
È d’uopo menzionare anche gli altri premi attribuiti durante la kermesse, che hanno messo sotto i riflettori altre sette auto da sogno:
• Trofeo BMW M (per la vettura più potente), Ferrari F40 LM del 1993 di Stefan Näf;
• Trofeo FIVA (per la quattro ruote anteguerra meglio conservata), Bugatti Type 59 Sports del 1934 di Fritz Burkard;
• Trofeo ASI (per la meglio conservata del dopoguerra), Maserati A6 GCS MM del 1954 di Ulrich Schumacher;
• Trofeo Automobile Club Cernobbio (la vettura arrivata da più lontano), Mercedes-Benz 300 SL Roadster del 1960 di Erich Oswald;
• Trofeo Vranken Pommery (la più iconica), Mercedes-Benz 710 SS del 1929 di Eric van Lammeren;
• Trofeo Auto & Design (il design più radicale), Ferrari 365 P Berlinetta Speciale Tre Posti del 1966 di RQ Collections;
• Trofeo BMW Group Classic (il restauro più difficile), Cord 812 Phaeton del 1936 di JBS Collection.
COMMENTI([NUM]) NESSUN COMMENTO
Per eventuali chiarimenti la preghiamo di contattarci all'indirizzo web@edidomus.it