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Su 4R di febbraio
Tavares: "Tasse e divieti, a rischio l'industria automotive e il diritto alla mobilità"

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Tavares: "Tasse e divieti, a rischio l'industria automotive e il diritto alla mobilità"
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In un momento delicatissimo per il mondo dell’auto, Carlos Tavares concede a Quattroruote un’intervista esclusiva. Pubblicato sul nuovo numero della rivista (in edicola dall'1 febbraio), il colloquio tocca tutti i temi legati alla complessa transizione ecologica e non solo: a detta del numero uno di Stellantis, infatti, le dimensioni del mercato sono in contrazione anche a causa del "continuo fiorire di tasse, restrizioni e ostacoli alla circolazione. Alla politica e alla amministrazioni", osserva il manager, "non interessa avere un’industria dell’auto in salute. La libertà di muoversi è costantemente sotto attacco. È un tema essenzialmente europeo: in altre zone del mondo l'approccio è diverso. E sono i politici a volere tale ridimensionamento".

I prezzi delle Ev. Tavares parla anche della sovracapacità produttiva dell’industria e del costo delle vetture elettriche: per l’ad di Stellantis, il secondo aspetto è "la questione principale (…), avendo le Ev un costo industriale del 40% più alto rispetto a quello delle auto tradizionali"; un extra che "non è pensabile girare al cliente finale". Dunque è assolutamente necessario agire sui costi anche se "il periodo non è dei migliori, a causa dell’inflazione e dei noti problemi di approvvigionamento delle materie prime".  

L'Europa e il Dragone. Altro tema caldo di questi tempi è l’invasione di auto cinesi a basso costo, pronte a garantire la mobilità privata a chi non può permettersi di affrontare i listini dell’industria occidentale (e, per questo, non contrastabili con dazi dall’Ue): Tavares ritiene inutile aprire nuovi stabilimenti in Cina per affrontare il mercato locale, perché rischierebbero di essere le prime vittime nel caso di tensioni internazionali, com’è accaduto in effetti con la Russia. Piuttosto, è l’industria europea a dover cercare di essere a sua volta competitiva sui costi, anche facendo a meno degli aiuti di Stato, incompatibili con i deficit di bilancio di quest’ultimi; un aiuto potrà venire dall’evoluzione tecnologica, che permetterà di migliorare la densità delle batterie, ma la prospettiva perché ciò si avveri, per esempio con l’avvento di quelle allo stato solido, è per la fine del decennio. Nel frattempo, aggiunge l’ad di Stellantis, si può lavorare sui costi del modello di distribuzione, come sta già facendo il gruppo, per evitare che le auto "diventino ancora più care e irraggiungibili per tante, troppe persone". Come detto, trovate l'intervista completa a Carlos Tavares su Quattroruote di febbraio.

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