L'auto elettrica e ibrida tra falsi miti, realtà nascoste e vere opportunità
Torino è la città dei motori. E il Politecnico è uno dei fulcri dell'innovazione piemontese. E proprio per questi motivi CAReGIVER ha scelto l'ateneo torinese per ospitare il convegno "L'auto elettrica e ibrida tra falsi miti, reltà nascoste e vere opportunità", durante il quale diversi esperti del settore dei trasporti e dell'energia hanno messo in evidenza criticità e potenziali inespressi delle auto elettrificate.
A introdurre gli esperti sono stati Guido Saracco, rettore Politecnico di Torino, e Renzo Porro, fondatore di CAReGIVER, che hanno lasciato la parola ad Andrea Tonoli, professore ordinario DIMEAS, che ha parlato delle opportunità di insegnamento che l'ateneo piemontese offre agli studenti, tra corsi di laurea ed esperienze sul campo. È poi intervenuto Fabio Migrino che, tra le altre cose, nel suo passato si è occupato dello sviluppo di componenti e veicoli di segmento C per la Fiat. L'ingegnere nucleare ha analizzato le fonti di produzione d'energia italiane ed europee, paragonandole a quelle di Cina e Stati Uniti per mostrare l'attuale dipendenza dai combustibili fossili, che, di riflesso, impattano sulle emissioni delle auto elettriche. Migrino ha anche calcolato quanta energia servirebbe per sostenere il fabbisogno di un parco circolante come quello italiano se fosse interamente elettrico: si parla di circa 40 TWh per una percorrenza annua media di 10 mila chilometri, cioè un ottavo della richiesta energetica italiana nel 2018, 321 TWh.
Al termine del suo intervento è stato il turno di Paolo Massai, che già conoscete e che nella sua carriera, tra le varie cose, si è occupato dello sviluppo dei motori Lancia, è stato responsabile dei motori Ferrari di F.1 e vicepresidente della Direzione Tecnica Alfa Romeo. L'ingegnere meccanico ha spiegato il funzionamento dei sistemi ibridi alla folta platea che ha riempito l'Aula Magna Giovanni Agenelli del Politecnico di Torino (talmente piena da portare gli organizzatori a trasmettere in diretta l'incontro anche in un'altra aula dell'ateneo). Massai ha prima illustrato le differenze tra sistemi mild, full e plug-in hybrid evidenziandone pregi e difetti prima di passare alla distinzione tra ibridi in serie e in parallelo, portando come esempio l'elevata efficienza rilevata dal nostro Centro prove per il motore E-Power della Nissan Qashqai. Nei nostri test condotti a Vairano, infatti, questa ibrida che si muove solo in elettrico e utilizza un motore termico solo per generare energia (non c'è connessione fisica tra il tre cilindri e le ruote) ha ottenuto un consumo medio di 19,4 km/l, con un picco in città di 27,6 chilometri al litro. L'ingegner Massai ha poi proseguito mostrando diversi esempi di altri modelli, dall'Alfa Romeo Tonale al sistema 4xe utilizzato dalla Jeep, concludendo con un discorso sul nuovo regolamento Ue 2017/1151, che consentirà all'Agenzia europea dell'ambiente di monitorare con maggior precisione le emissioni di CO2 dei veicoli realmente utilizzati su strada. A concludere l'incontro è stato Mario Petronio, ex direttore Abarth e squadra corse Lancia e Alfa Romeo, che ha introdotto il mondo elettrico evidenziando criticità e problematiche legate a questa tecnologia prima che Renzo Porro chiudesse l'incontro ricordando come l'elettrico possa essere anche un'opportunità di crescita.
COMMENTI([NUM]) NESSUN COMMENTO
Per eventuali chiarimenti la preghiamo di contattarci all'indirizzo web@edidomus.it