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Alfa Romeo
155 V6 TI, trionfo al DTM

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155 V6 TI, trionfo al DTM
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Ci voleva un grande trionfo per far digerire agli alfisti l’abbandono, tra i modelli di larga produzione, dell'apprezzato schema a trazione posteriore. E l’Alfa Romeo 155, nata da una profonda sinergia con altri due modelli italiani, la Lancia Dedra e la Fiat Tempra, aveva più di ogni altra auto questa necessità. L’opportunità era arrivata dal motorsport, con l’obiettivo, centrato, di sbancare il DTM: il 19 settembre del 1993, davanti a un pubblico di 90 mila persone accorse a Hockenheim, la 155 V6 TI conquista il titolo Costruttori grazie alla vittoria finale di Alessandro Nannini, in precedenza penalizzato dalla sfortuna per gran parte la stagione. Del resto, ben 12 risultano i primi posti delle due 155 TI ufficiali in terra tedesca, pilotate dal campione Nicola Larini e da Nannini, contro le otto vittorie portate a casa dalla principale avversaria, la Mercedes 190E 2.5-16.

2023-Alfa-Romeo-155-V6-TI-002

La tecnica. L’auto del trionfo al DTM adotta un motore V6 aspirato da 2.5 litri, completamente riprogettato, con lubrificazione a carter secco, capace di erogare 420 CV a 11.500 giri. Si tratta di un propulsore ben diverso da quello della 155 2.0 Turbo Q4 GTA, che nell’anno precedente aveva già trionfato nel Campionato italiano Superturismo, vincendo ben 17 delle 20 gare in calendario. Il motivo va individuato nei regolamenti, che in Germania ancora consentono all’epoca l’impiego in gara di motori come il V6 dell’Alfa, mentre in Italia e altrove le cubature si fermano a 2.0 litri. Abbinato al sei cilindri c’è un cambio manuale a sei marce a innesti frontali e, soprattutto, una trasmissione a quattro ruote motrici mutuata da un altro mostro sacro del motorsport, la Lancia Delta Integrale. Come sulla GTA, la scocca risulta rivista rispetto al modello di partenza, mentre la carrozzeria fa largo impiego della fibra di carbonio.

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Gli altri risultati. La 155 V6 TI continua a correre al DTM fino al 1996, anno che chiude la prima epoca di questo campionato (riprenderà nel 2000 come Deutsche Tourenwagen Masters e non più come Deutsche Tourenwagen Meisterschaft). Pur non ripetendo il trionfo negli albi d’oro di Piloti e Costruttori, l’italiana rimane tra le protagoniste della kermesse, chiudendo la sua carriera in terra tedesca con 38 vittore, più altre 3 non valevoli per la classifica. I due terzi posti a fine stagione, con Nicola Larini nel 1994 e con Alessandro Nannini nel 1996 (quando il DTM si fonde con l’ITCS nel campionato interazionale ITCC, abbandonato al termine dell’anno), affiancano il doppio trionfo del 1993. Dopo il 1996 un’altra gloriosa Alfa Romeo, la splendida 156, raccoglierà l’eredità della 155 nel motorsport, vincendo peraltro per ben quattro anni consecutivi, dal 2000 al 2003, il Campionato europeo turismo riservato ai piloti.

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