La Ducati non è più in vendita, resta tedesca
Ora è ufficiale: la Ducati non è più in vendita. Già da alcuni mesi indiscrezioni indicavano come le difficoltà a trovare l’offerta giusta avessero fatto cambiare idea ai proprietari di Ingolstadt, ovvero l’Audi (e in ultima analisi, il gruppo Volkswagen).
Pretendenti respinti. La conferma, ora, arriva da parte dell’amministratore delegato della Casa dei Quattro Anelli, Rupert Stadler, che ha espresso fiducia nella capacità da parte del gruppo di sostenere i costi della trasformazione imposta dal dieselgate. All’origine dell’operazione “vendita”, che ha portato a svariate avances da parte di molti acquirenti ingolositi, da Harley Davidson alla Polaris, passando dall’indiana Royal Enfield al vecchio proprietario Bonomi e ai Benetton, c’era la necessità da parte dei tedeschi di arginare i costi della vicenda delle emissioni (valutati oltre 25 miliardi di euro) e di concentrarsi sul core-business, cioè le auto, anche in previsione dell’elettrificazione dei modelli e degli investimenti sulla guida autonoma. D’altra parte, però, era subito apparso evidente che la valutazione di 1,5-2 miliardi di euro – cifra ragionevole secondo il dossier della Evercore Partners, incaricata del piazzamento - sarebbe stata del tutto marginale rispetto alle dimensioni del gruppo tedesco (217 miliardi di fatturato) e anche solo rispetto all’Audi (la Ducati pesa per il 7% circa sui conti di Ingolstadt).
Perfetto legame auto-moto. Alla base della decisione, il successo nel raddrizzare i conti del gruppo negli ultimi mesi. La cura voluta dal ceo Matthias Müller, succeduto a Martin Winterkorn, ha portato a una riduzione dei costi di 10 miliardi di euro, a una burocrazia interna meno pesante e a rafforzare i legami con la Porsche. In sostanza i nuovi vertici sono riusciti ad "aumentare gradualmente il margine finanziario e organizzativo per il riallineamento strategico", come spiegato da Stadler nel corso di una conferenza stampa. "Posso assicurare che la Ducati appartiene alla famiglia Audi", ha detto l’ad. "La Ducati è la perfetta implementazione della nostra filosofia premium nel mondo delle moto."
COMMENTI
PROSSIMO ARTICOLO
Stellantis
John Elkann e i 'cent'anni' di Gianni Agnelli: "Oggi sarebbe contento della fusione FCA-PSA"
Il 12 marzo 1921 nasceva l'Avvocato. Il nipote lo ha ricordato in un'intervista a La Stampa, raccontando aneddoti, opinioni e parlando anche del presente: il maxi gruppo, il coronavirus, la Ferrari