Incentivi pro elettriche e rincaro dei carburanti nel piano per il clima
La Germania si appresta a varare una serie di misure per accelerare la transizione energetica del suo sistema economico e raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni. Tra le iniziative, concordate dai partiti della coalizione di governo dopo una lunga e difficile trattativa e nel pieno di numerose e affollate manifestazioni a favore dell’ambiente, figura anche un rincaro dei prezzi dei carburanti per il trasporto su strada.
Si parte nel 2021. Nello specifico, la benzina e il diesel aumenteranno di 3 centesimi al litro a partire dal 2021 e di ulteriori 10/15 centesimi dal 2026. L'incremento è legato all'introduzione di un nuovo sistema di tariffazione delle emissioni di CO2 alternativo alla soluzione della "carbon tax", sostenuta dalla maggior parte degli esperti ma impopolare tra i cittadini. Per questo, è stato deciso di varare un meccanismo di scambio di certificati di emissione sulla falsariga di quanto già in vigore a livello di Unione Europea per comparti energivori come la produzione elettrica, l'industria pesante o il traffico aeronautico. In Germania, la misura riguarderà settori non interessati su scala europea, come l'edilizia e i trasporti. Per non colpire eccessivamente i consumatori e in particolare i pendolari, il rincaro dei carburanti sarà compensato da un aumento delle detrazioni fiscali da 30 a 35 centesimi per chilometro dal 2021 e da una riduzione delle tasse sul consumo di energia elettrica generata da fonti rinnovabili.
Un piano da 100 miliardi. Nel pacchetto sono presenti anche altre misure come l'incremento dell'Iva sui biglietti aerei e la diminuzione delle tariffe ferroviarie per favorire il trasporto su ferro. Si punta, inoltre, ad accelerare lo sviluppo della produzione di energia pulita (solare, eolica, idrica e biomasse) per aumentarne il peso dall'attuale 40% al 65% entro il 2030. Per sostenere il nuovo pacchetto per l'ambiente, la Germania ha stanziato 54 miliardi fino al 2023 e 100 miliardi fino al 2030: le risorse saranno destinate anche a incentivare l'acquisto di veicoli elettrici per arrivare, entro il 2030, a un parco circolante compreso tra i 7 e i 10 milioni. Gli incentivi, il cui costo non è stato ancora definito, riguarderà solo vetture di prezzo inferiore ai 40 mila euro. Inoltre, è previsto un piano per installare un milione di punti di ricarica. Tutte le misure sono funzionali al taglio delle emissioni (-55% entro il 2030) e alla decarbonizzazione (entro il 2050), ma soprattutto al raggiungimento di obiettivi finora disattesi: rispetto al 1990, infatti, le emissioni di anidride carbonica sono state tagliate di circa un terzo e non del 40% previsto originariamente.
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