Uchida: "Nessuna fusione in vista con la Renault"
La Nissan conferma il suo impegno nei confronti dell'Alleanza con la Renault e la Mitsubishi, ma non ha alcuna intenzione di rafforzare i legami azionari con la Régie, magari con un'operazione di fusione. "Legami più stretti con la Renault non sono un obiettivo di breve termine", ha affermato Makoto Uchida, insediatosi ufficialmente ieri quale nuovo amministratore delegato della Casa di Yokohama.
Una posizione ormai ferrea. Le dichiarazioni di Uchida, rese ai giornalisti durante una conferenza stampa, non fanno altro che replicare quanto sostenuto dal suo predecessore Hiroto Saikawa, fermo nel tenere una posizione di chiusura a ipotesi di fusione con l'alleato e azionista francese (la Renault detiene dal 1999 il 43,4% del capitale della Nissan). Uchida è stato nominato poche settimane fa nuovo amministratore delegato per sostituire un Saikawa costretto alle dimissioni dopo l'ennesimo scandalo su compensi indebitamente percepiti. L'obiettivo della Nissan è invece un altro: rilanciare le attività e le performance finanziarie e allo stesso tempo rivitalizzare i rapporti con la Renault e le attività dell'Alleanza.
Servono nuovi obiettivi. Uchida ha fornito ben pochi dettagli sulle sue strategie per rilanciare la Casa giapponese, da mesi alle prese con una continua crisi di risultati commerciali e finanziari, e in particolare una redditività operativa ormai ai minimi da 15 anni. Tuttavia ha sottolineato l'importanza di fissare obiettivi realistici almeno rispetto al passato: i precedenti piani industriali elaborati dall'ex plenipotenziario Carlos Ghosn sono stati spesso descritti come troppo ambiziosi da analisti e osservatori di mercato. Ora servono target "stimolanti ma raggiungibili", che insieme al lancio di nuovi modelli e tecnologie aiutino a rimettere in carreggiata le finanze dell’azienda nipponica. "Da qualche parte lungo la strada abbiamo creato una cultura di definizione di obiettivi che non è stato possibile raggiungere e ciò ha portato a concentrarsi solo sui risultati di breve termine", ha dichiarato Uchida. "Anni e anni di questa cultura hanno portato Nissan alla sua attuale situazione difficile".
Ripensare l'Alleanza. Oltre al rilancio della Nissan, uno dei maggiori compiti di Uchida sarà quello di ripristinare un clima di fiducia con la Renault, sempre più deteriorato dopo l'arresto di Ghosn, ma necessario per rivitalizzare l'Alleanza. Anche sul futuro del sodalizio franco-nipponico il nuovo amministratore delegato ha espresso un'opinione non dissimile da quella di Saikawa. L'Alleanza deve ripensare il suo modello operativo affinché generi benefici per tutte e tre le sue componenti: "deve fornire benefici a ciascuno dei suoi partner in termini di entrate e profitti. Pertanto dobbiamo rivalutare ciò che ha funzionato e ciò che non ha funzionato nell'Alleanza negli ultimi anni".
A breve la scelta dell'ad di Renault. Uchida non potrà procedere con le sue valutazioni fin da subito visto che la questione di rilanciare l'Alleanza è diventata prioritaria anche per la Renault. La Casa della Losanga si trova, però, in una situazione di stasi a causa della mancanza di un amministratore delegato. Dopo il licenziamento di Thierry Bolloré, la posizione sarà coperta "ad interim" dal direttore finanziario Clotilde Delbos fino a quando non sarà completato il processo di scelta di un nuovo timoniere. La tempistica non è stata mai definita con precisione anche se il presidente Jean-Dominique Senard ha promesso di chiudere la questione in tempi stretti. In questi giorni, stando a quanto affermato dallo stesso Senard a Parigi, sarà definito l'elenco dei candidati: sarà stilato "in un brevissimo lasso di tempo” in modo da avere entro la fine dell’anno una base di partenza per procedere con la scelta del nuovo ad. Nelle ultime settimane, tra smentite e no comment, sono circolati vari nomi, tra cui quelli di Patrick Koller, ad di Faurecia, di Didier Leroy, numero due della Toyota, e di Luca De Meo, presidente della Seat. Proprio quest'ultimo sarebbe dato in pole tra le preferenze dei vertici della Renault ma dalla Seat è arrivata la precisazione sulla sua intenzione di proseguire il suo lavoro a Martorell.
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