Industria e Finanza

Renault
I francesi vendono l’1,54% del capitale della Daimler

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La Renault taglia completamente i propri legami azionari con la Daimler. La Casa della Losanga ha collocato sul mercato l’intera partecipazione detenuta nel capitale del costruttore di Stoccarda, pari all’1,54%, tramite una procedura di "bookbuilding accelerato” riservato a investitori qualificati. 

I termini dell’operazione. La vendita di circa 16,45 milioni di azioni, al prezzo di 69,5 euro l’una, ha consentito alla Renault di incassare 1,143 miliardi di euro, che saranno destinati esclusivamente ad “accelerare” le strategie di riduzione dell'indebitamento del business automotive. Il bilancio 2020, chiuso con una perdita record di 8 miliardi di euro, presenta una posizione finanziaria netta delle attività automobilistiche a debito per 3,58 miliardi, a fronte del dato positivo per 1,73 miliardi registrato a fine 2019. Inoltre, l’indebitamento lordo è salito nel giro di 12 mesi da 11,8 miliardi a 17,7 miliardi. La vendita è stata accolta positivamente dal mercato nonostante la consistenza dell'offerta: il prezzo di 69,5 euro implica uno sconto di appena il 3,6% rispetto ai 72,09 euro della chiusura registrata ieri alla Borsa di Francoforte dalle azioni Daimler (di prassi il mercato chiede uno sconto ben più elevato per ‘digerire' offerte di ammontare elevato). 

Natura finanziaria. Del resto, la Renault non poteva approfittare di un momento migliore per cedere la propria partecipazione nella Daimler: il titolo del costruttore tedesco ha guadagnato da inizio anno oltre il 25% e dallo scorso novembre ha messo a segno un rialzo del 60%, beneficiando di un rinnovato interesse degli investitori per il comparto dell’auto grazie alla ripresa delle performance commerciali e finanziarie e ai primi risultati concreti delle strategie di elettrificazione. Per questo motivo, le azioni del costruttore di Stoccarda trattano intorno ai massimi degli ultimi sei anni. La vendita è comunque di natura prettamente finanziaria e non ha alcun impatto sull’attuale collaborazione industriale tra i due costruttori, che risale al 2010, quando la guida della Renault e di Daimler era nelle mani, rispettivamente, di Carlos Ghosn e Dieter Zetsche. Questo legame è stato poi rafforzato da partecipazioni incrociate. 

Altre cessioni. La Renault è, tra l’altro, destinata a incassare ulteriori proventi grazie al ridimensionamento della rete di vendita diretta della controllata Renault Retail. Dopo i dieci punti vendita messi sul mercato l’anno scorso, è stato presentato un piano per la cessione di altri otto saloni. La Casa automobilistica, nel sottolineare come la riorganizzazione della sua rete sia coerente con il piano industriale Renaulution, ha spiegato di aver già individuato acquirenti "affidabili e solidi" che saranno in grado di preservare le attività commerciali e i relativi posti di lavoro. 

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