Fincantieri entra nella produzione di batterie
Fincantieri, colosso della naval-meccanica a controllo statale, prosegue nel suo percorso di diversificazione delle attività operative entrando nel campo della produzione di batterie. La controllata Fincantieri SI, attiva nell’integrazione di sistemi di propulsione elettrica e di impianti elettromeccanici complessi nel segmento marino (cold ironing) e terrestre, ha siglato un accordo con la Faist Electronics, specializzata nello sviluppo e fornitura di sistemi di accumulo di energia, per la costituzione di una joint venture dedicata alla produzione di batterie al litio.
Si guarda anche all’auto. La collaborazione industriale tra la Fincantieri e la Faist prevede la realizzazione di un sito per la produzione di accumulatori, nonché la progettazione, l’assemblaggio, la commercializzazione e i servizi di post vendita relativi a moduli e gruppi batteria, inclusi dispositivi di controllo quali il battery management system (BMS) e i sistemi ausiliari, tra cui quello antincendio e di condizionamento per i sistemi stazionari completi. In cinque anni è prevista la produzione di oltre 2 GWh di batterie destinate a diversi mercati: automotive (con particolare riferimento ai veicoli commerciali), telecomunicazioni e industrial (come le macchine di movimentazione), comparti in cui è attiva Faist Electronics, oltre che nei settori marine ed energy storage terreste, in cui Fincantieri SI vanta una presenza consolidata. La nuova società, denominata Power4Future, rappresenta solo l’ultima iniziativa avviata in Italia per produrre batterie: noti sono i progetti della Italvolt in Piemonte e della Seri in Campania, mentre è allo studio di Stellantis un investimento specifico in Italia, probabilmente tramite la Acc ("Automotive Cells Company"), creata dalla ex PSA con la multinazionale petrolifera Total.
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