In programma il lancio di 35 elettriche entro il 2030
La Renault, la Nissan e la Mitsubishi imprimono un colpo di acceleratore alle loro strategie comuni nel campo della mobilità elettrica. L’alleanza franco-nipponica, infatti, ha confermato gran parte delle indiscrezioni degli ultimi giorni delineando i cardini principali dei progetti e delle iniziative comuni volte a plasmare il futuro del sodalizio e a rafforzare una collaborazione messa a dura prova dalle vicende che hanno interessato l’ex plenipotenziario Carlos Ghosn. In particolare, dopo aver speso oltre 10 miliardi sull’elettrificazione e aver immesso sul mercato 10 modelli elettrici, le tre aziende hanno in programma di investire ulteriori 23 miliardi di euro nei prossimi cinque anni per lanciare 35 nuovi veicoli a batteria entro il 2030.
Maggior condivisione. “Oggi l'Alleanza sta accelerando per guidare la rivoluzione della mobilità”, ha commentato il presidente Jean-Dominique Senard, parlando di "investimenti massicci che nessuna delle tre società potrebbe fare da sola". Le nuove strategie sono basate sul modello operativo lanciato nel 2020 con l’intento di risolvere gli attriti degli ultimi anni e rafforzare la cooperazione e incentrato sullo schema leader-follower: una determinata tecnologia viene sviluppata da un team leader con il supporto dei follower, consentendo così a ciascun membro dell'Alleanza di accedere a tutte le tecnologie chiave. Le tre società citano, come esempio, la piattaforma comune per il segmento C e D, che sarà utilizzata per cinque modelli di tre marchi (Nissan Qashqai e X-Trail, Mitsubishi Outlander, Renault Austral e un prossimo SUV a sette posti), e il rilancio della presenza della Casa dei tre diamanti in Europa, grazie a due nuovi modelli, tra cui la nuova ASX basata sui "best seller Renault".
Le piattaforme. L’intenzione è di migliorare il tasso di utilizzo delle architetture condivise, passando entro il 2026 dall'attuale 60% a oltre l’80% dei 90 modelli in gamma, per consentire a ciascuna azienda di concentrarsi maggiormente sulle esigenze dei propri clienti, sui loro migliori modelli e mercati principali. Nel campo delle elettriche, il 90% dei nuovi veicoli in arrivo per il 2030 sarà basato su cinque piattaforme comuni: la Cmf-Aev, base della Dacia Spring; la Kei-Ev per veicoli elettrici ultracompatti; la Lcv-Ev per i commerciali leggeri; la Cmf-Ev, da cui nascono la Nissan Ariya e la Renault Megane E-Tech Electric e che sarà la base di oltre 15 modelli entro il 2030 (saranno prodotti fino a 1,5 milioni di auto); la Cmf-Bev, in arrivo nel 2024. Quest’ultima sarà il fondamento per la produzione di 250 mila veicoli l’anno dei marchi Renault, Alpine e Nissan, tra cui la nuova Renault R5 e l’erede della Nissan Micra (la sua produzione è stata assegnata a polo industriale Renault ElectriCity nel nord della Francia).
Batterie e connettività. Le nuove strategie includono un rafforzamento della collaborazione anche nel campo delle batterie, come dimostrato dalla scelta di un unico fornitore per Renault e Nissan nei mercati principali: la cinese Envision AESC. L’alleanza ha in programma di dotarsi di una capacità di 220 GWh e punta a ridurre i costi degli accumulatori del 50% nel 2026 e del 65% entro il 2028. Inoltre, è stato affidato alla Nissan il compito di sviluppare le tecnologie per lo stato solido (Assb) sulla base dei progressi finora raggiunti: l'obiettivo è produrre in serie batterie Assb entro la metà del 2028 e, in futuro, raggiungere la parità di costo con i veicoli endotermici riducendo ulteriormente i costi a 65 dollari per kWh. Infine, le nuove strategie riservano una particolare attenzione agli Adas e ai servizi di connettività. L'Alleanza prevede, per il 2026, di avere più di 10 milioni di veicoli su strada, 45 modelli dotati di sistemi di guida automatizzata e 25 milioni di auto connesse al sistema Alliance Cloud.
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