Luca De Meo: "Faremo le elettriche per tutti"
La risposta più diretta a Carlos Tavares l’ha data il più diretto dei suoi rivali, quel Luca De Meo, ceo della Renault, che guida l’altro blocco a base francese, l’Alleanza con Nissan e Mitsubishi. Ricorderete tutti i dubbi, legittimi, sollevati a metà gennaio dal capo di Stellantis, che sottolineava come le elettriche siano oggi ancora troppo costose e fuori dalla portata della classe media. Preoccupazioni che, l’anno scorso, aveva espresso a chiare lettere anche De Meo. Ma partendo dalle medesime basi, i due arrivano a conclusioni diverse. Tavares vuol provocare un dibattito schietto su un tema dalle profonde implicazioni sociali, De Meo prova ad abbozzare una risposta operativa: la via Renault all’elettrico. "Faremo le Ev per tutti", questa in sintesi estrema la filosofia, o la mission se preferite, del suo gruppo. Sì, le auto a batteria oggi sono elitarie, noi le democratizzeremo.
Sfida impegnativa. E i cui esiti sono tutti da verificare con i fatti. Un fatto, in realtà, a Parigi lo possono già mettere sul tavolo, ed è il caso Spring. La mini-Suv urbana della Dacia, con i suoi 20 mila euro, è il modello a corrente più economico dei listini e nel 2021 ha totalizzato oltre 20 mila consegne in Europa. Ma, in qualche modo, la Spring non fa del tutto testo perché nasce sulla base di una vettura per l’India e altri Paesi emergenti, la Renault Kwid. L’idea di De Meo, invece, è di riuscire a mettere sul mercato modelli concepiti, progettati e costruiti in Europa a una frazione del prezzo della Renault Zoe, attualmente spina dorsale dell’offerta a zero emissioni del marchio con la Losanga e i cui listini partono da 34.450 euro. Non poco.
Non soltanto Micra. La chiave della strategia sarà soprattutto la nuova piattaforma CMF B-EV, su cui nasceranno la Micra e la Alpine R5 e un modello Renault e che promette una produzione “di massa” pari a 250 mila macchine all’anno. Con 400 chilometri di autonomia e costi inferiori di oltre un terzo rispetto a quelli dell’attuale Zoe, sarà la piattaforma a zero emissioni "migliore al mondo", secondo De Meo. Ma la strategia verso un elettrico più "affordable" e "available" per tutti (la lingua della conferenza era l’inglese) interesserà l’intera gamma, inclusa la piattaforma più imminente cioè la CMF-EV al debutto con la Nissan Ariya e la Renault Mégane E-Tech. Anche in questo caso, i vertici dell’Alleanza rivendicano la maggior economicità rispetto ai concorrenti.
Trenta miliardi di chilometri. La strada per arrivare al risultato di una gamma elettrica più a portata della classe media il gruppo franco-asiatico passa dalle economie di scala, ma soprattutto da un lavoro di contenimento dei costi delle batterie, ottenuto sulla base di tre pilastri: sviluppo della parte chimica con progressiva riduzione del cobalto (e, in prospettiva, il passaggio allo stato solido, nella produzione dal 2028), condivisione dei moduli tra tutti i marchi dell’alleanza e, infine, standardizzazione delle celle nei vari segmenti di mercato. Un lavoro sostenuto dall’enorme patrimonio di dati accumulato dopo un milione di auto a corrente vendute in oltre un decennio per un totale di 30 miliardi di chilometri percorsi, che consentono un’analisi attendibile dello stato di salute delle batterie nell’uso reale.
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