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Russia-Ucraina
Le donazioni delle Case auto

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Il mondo dell’auto inizia a mettere in campo iniziative a favore dell’Ucraina, invasa dalla Russia, e della sua popolazione. Le prime Case a farsi pubblicamente avanti sono la Ford e la Volkswagen, ma è probabile che anche altri costruttori abbiano iniziato a raccogliere risorse o beni di prima necessità, pur mantenendo il massimo riserbo data la delicatezza della situazione.

Le donazioni. La prima a uscire allo scoperto è stata la Volkswagen, anche se a rivelare la sua iniziativa a favore dell’Ucraina è stato Peter Ruhenstroth-Bauer, responsabile del braccio tedesco dello UN Refugee Aid, il fondo per la raccolta di aiuti dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr). Il costruttore di Wolfsburg, già da tempo partner dell’organizzazione umanitaria, ha donato 1 milione di euro per finanziare aiuti di emergenza. La Ford, invece, ha effettuato una donazione di 100 mila dollari (poco più di 90 mila euro) al Global Giving Ukraine Relief Fund per assistere i cittadini e i loro familiari costretti a fuggire dal loro Paese per evitare il conflitto. L’Ovale blu, al pari della Volkswagen e di tanti altri produttori e manager del settore, ha espresso la sua “profonda preoccupazione per l’invasione dell’Ucraina e per le conseguenti minacce alla pace e alla stabilità”.

L'iniziativa di Stellantis. Un milione di euro è stato stanziato anche dal gruppo Stellantis. Le risorse, messe a disposizione tramite l'omomina fondazione, saranno affidate a un organizzazione non governativa ucraina per mobilitare aiuti umanitari a sostegno dei rifugiati e dei civili sfollati. "Stellantis - ha affermato l'amministratore delegato Carlos Tavares - condanna la violenza e l'aggressione e in questo momento di dolore senza precedenti la nostra priorità è la salute e la sicurezza dei nostri dipendenti e delle loro famiglie ucraine. E’ stata lanciata un'aggressione che ha scosso un ordine mondiale già turbato dall'incertezza. La comunità di Stellantis, composta da 170 nazionalità, guarda con sgomento i civili in fuga dal paese. Anche se l'entità delle vittime non è ancora evidente, il bilancio in termini di vite umane sarà insostenibile”.

I fondi della Nissan e della Ferrari. La Nissan ha, invece, deciso di creare un fondo speciale di 2,5 milioni per affrontare la crisi umanitaria. Denominato Nissan Cares, sarà utilizzato per donare 1 milione di euro alla Croce Rossa e altre organizzazioni senza fine di lucro, per fornire assistenza ai dipendenti e alle loro famiglie e per raccogliere ulteriori donazioni e beni di prima necessità. La Casa di Yokohama si è anche detta disponibile a fornire propri veicoli laddove necessario. Anche la Ferrari ha messo a disposizione 1 milione di euro: i fondi saranno utilizzati dalla Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con Croce Rossa e Unhcr, per progetti umanitari internazionali a sostegno dell’Ucraina e per l’accoglienza dei profughi presso il proprio territorio. Inoltre, saranno devoluti aiuti all’Associazione Chernobyl di Maranello, Fiorano, Formigine - Onlus per sopperire alle esigenze degli ucraini che verranno ospitati nell’area vicina alla sede di Maranello. “Ferrari - spiega l'ad Benedetto Vigna - è vicina alla popolazione ucraina in questo terribile momento storico. Mentre speriamo in un rapido ritorno al dialogo e in una soluzione pacifica, non possiamo rimanere inermi di fronte alle sofferenze dei civili colpiti. A loro vanno i nostri pensieri e la nostra solidarietà. Siamo pronti a fare la nostra piccola parte a fianco di quelle istituzioni che portano un sollievo concreto al dramma umanitario”.

L'impegno di Toyota, Mazda e Honda. Croce Rossa e Unhcr saranno i beneficiari anche delle donazioni della Toyota. La Casa nipponica ha stanziato 500 mila euro per l'agenzia dell'Onu per i rifugiati e ha deciso di incoraggiare i propri dipendenti a partecipare a campagne di raccolta fondi: ogni euro donato sarà quadruplicato da diverse realtà del gruppo, per un ammontare massimo di 2 milioni di euro. La Toyota si sta anche muovendo per assistere i suoi dipendenti ucraini e le famiglie con tutta una serie di iniziative. La Mazda ha, invece, scelto la sola Unhcr per donare 1 milione di euro e sostenere le attività della UN Refugee Agency, mentre la Honda ha stanziato 1 milione di euro per la Croce Rossa.

Aiuti da Total e Pirelli. Altre iniziative sono state avviate da realtà legate alle quattro ruote. È il caso della TotalEnergies, che ha condannato "l'aggressione militare russa contro l'Ucraina che sta provocando conseguenze tragiche alla popolazione e minaccia l'Europa" e ha espresso la propria solidarietà al popolo ucraino. La società petrolifera francese ha deciso di fornire carburante alle autorità ucraine e di aiutare i rifugiati ucraini in Europa. La Pirelli, invece, ha donato 500 mila euro e ha messo a disposizione dei dipendenti un conto corrente dedicato alla raccolta delle loro donazioni. In ogni caso, le prime donazioni del settore automobilistico e di comparti attigui rappresentano un nuovo segnale di attenzione da parte dei big del settore dopo le tante iniziative avviate nel 2020 per contribuire ad alleviare le conseguenze della prima ondata della pandemia del coronavirus.  

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