Industria e Finanza

Renault
Alpine A110, la prossima generazione potrebbe essere prodotta dalla Lotus

Renault
Alpine A110, la prossima generazione potrebbe essere prodotta dalla Lotus
Chiudi

La Renault sta valutando il trasferimento della produzione dell’Alpine A110 dallo storico impianto di Dieppe alla fabbrica della Lotus a Hethel, nella contea inglese di Norfolk. L’indiscrezione lanciata ieri dal quotidiano transalpino La Tribune è stata confermata in serata dall’amministratore delegato Luca de Meo, che, però, ha escluso che sia stata presa una decisione definitiva: per ora, si tratta di un’ipotesi in fase di studio all’interno di tutta una serie di considerazioni sull’ottimizzazione delle scelte produttive del gruppo francese.

Tempi e motivazioni. In ogni caso, il trasferimento avrebbe luogo tra il 2025 e il 2026, quando è previsto il debutto della nuova generazione 100% elettrica dell’attuale A110, e sarebbe motivato dalle opportunità di sfruttare l’attuale accordo di collaborazione con la Lotus. All’inizio dell’anno scorso, è stata sottoscritta una lettera d’intenti per esaminare diverse aree di cooperazione, tra cui lo sviluppo congiunto di una sportiva a batteria. Successivamente, è stato affidato al marchio inglese il compito di progettare il telaio della nuova A110, il cui trasferimento a Hethel liberebbe a Dieppe spazi da assegnare alla nuova SUV a batteria GT X-Over annunciata il 28 gennaio scorso, in occasione di una visita del ministro dell’Economia francese, Bruno Le Maire.  

Ramo elettrico in Borsa. Durante la conferenza stampa, de Meo ha confermato anche altre indiscrezioni delle ultime settimane, tra cui la quotazione in Borsa della società frutto del possibile scorporo di tutte le attività nel campo della mobilità elettrica. La Renault si è data tempo tre mesi per esaminare, ed eventualmente approvare, un progetto che prevede di integrare il 100% delle attività e delle tecnologie per le Ev all’interno di una società dedicata in Francia e, al contempo, di creare un’entità separata per tutto ciò che riguarda l’endotermico e l’ibrido al di fuori dei confini nazionali. Lo scorporo, ha spiegato de Meo, “potrebbe tradursi in una quotazione in Borsa. Il condizionale è d'obbligo ma è proprio quello che stiamo valutando”. "L'elettrico è un'altra tecnologia, un altro modello di business, quindi merita un ambito organizzativo completamente dedicato che ci consenta di mostrare al mondo che quando parliamo di auto elettriche, siamo molto bravi”, ha aggiunto il manager italiano, confermando pure la possibilità che le attività tradizionali possano diventare oggetto di partnership con altri costruttori, a partire dall’alleata Nissan: "L'idea è di raggiungere eventualmente un accordo per trovare sinergie più forti, o con Nissan se vuole salire sul carro, o con qualcun altro, o con investitori di lungo termine”.

In Russia situazione complessa. L’amministratore delegato ha quindi espresso ancora una volta il suo ottimismo nel portare a termine il piano di risanamento e rilancio, nonostante le conseguenze della guerra in Ucraina e il relativo impatto sul bilancio aziendale (la Renault ha già indicato la prossima contabilizzazione di una rettifica delle attività russe per il loro intero valore di carico di oltre 2 miliardi di euro) e sulle prospettive finanziarie annuali. La Losanga sta anche valutando le varie opzioni per la sua quota nella russa AvtoVaz. Il manager italiano non ha fornito indicazioni sui possibili sviluppi, limitandosi a ribadire quanto “sia molto complessa” la situazione. "A ogni modo, siamo ben attrezzati per trovare una soluzione a lungo termine che possa proteggere i nostri asset e i nostri dipendenti, e di fatto per non compromettere del tutto il futuro, perché la vita va avanti e speriamo che la situazione sul campo torni alla normalità", ha concluso De Meo.

COMMENTI([NUM]) NESSUN COMMENTO

ultimo commento
ultimo intervento

Renault - Alpine A110, la prossima generazione potrebbe essere prodotta dalla Lotus

Siamo spiacenti ma questo utente non è più abilitato all'invio di commenti.
Per eventuali chiarimenti la preghiamo di contattarci all'indirizzo web@edidomus.it