Nomisma Energia: "Diesel e benzina rimangono sotto i valori ottimali"
Negli ultimi mesi, i prezzi dei carburanti hanno registrato una forte accelerazione, scatenando le proteste di consumatori, associazioni di rappresentanza e politici e spingendo il governo a intervenire con il taglio delle accise, misura prorogata fino all'8 luglio prossimo. La domanda da porsi è se esiste un prezzo equilibrato tra le istanze degli utenti finali e le esigenze dell’industria. A tal proposito, dalle ultime rilevazioni di Nomisma Energia emergono per la benzina e il diesel listini (in modalità self-service e sulla base di rilevazioni di mercato e dati della Banca d’Italia) ancora al di sotto del “prezzo ottimale”, ossia un valore naturale, privo di extra-profitto, idoneo a coprire tutti i costi e le imposte, nonché a garantire un congruo margine industriale. In particolare, alla data del 13 giugno, la benzina costa 2,032 euro al litro, 2,2 centesimi in meno rispetto al prezzo ottimale di 2,054 euro. Per il gasolio, gli 1,965 delle stazioni si confrontano con i 2,018 "ottimali" e, pertanto, il prezzo risulta inferiore di 5,2 centesimi rispetto al valore naturale. La scorsa settimana i dati mostravano un differenziale, rispettivamente, di -5,3 e -4,7 centesimi.
La metodologia di calcolo. Bisogna ricordare che, quando i prezzi alla pompa sono maggiori di quelli ottimali, ci si trova di fronte a una situazione negativa per i consumatori; al contrario, la circostanza diventa positiva in caso di valori inferiori. A questo punto è necessario precisare la metodologia di calcolo utilizzata da Nomisma Energia (già partner di Quattroruote per l’approfondimento mensile sui carburanti che potete trovare su ogni numero della rivista). In Italia, come in Europa, i prezzi alla pompa sono determinati sommando al costo del carburante sul mercato internazionale le accise, l’Iva e un margine lordo a copertura di tutti i costi: trasporto, margine gestore, investimenti sul punto vendita, pubblicità e promozioni. I 2,054 euro calcolati da Nomisma Energia per la benzina sono il frutto della somma di 1,033 euro di costo internazionale, di 0,172 euro di margine lordo medio, 0,478 di accise e 0,370 di Iva. I 2,018 del diesel sono il risultato dell'addizione di 1,109 euro di prezzo internazionale, 0,178 euro di margine, di 0,367 di accise e di 0,364 di Iva. Per conoscere l’andamento storico (Nomisma Energia calcola il suo prezzo ottimale sin dal 2009) potete scaricare a questo link i grafici elaborati dalla società di ricerche ogni settimana.
Le rilevazioni di Staffetta Quotidiana. Intanto, Staffetta Quotidiana mette in luce per questa mattina il continuo rincaro dei prezzi consigliati anche per effetto delle tensioni sul fronte dei cambi: “I ribassi dei mercati petroliferi internazionali sono completamente assorbiti dal tonfo dell'euro nei confronti del dollaro”. Inoltre, la testata specializzata segnala l’aumento di due centesimi sui listini di benzina e gasolio deciso da Eni, quello di 4 centesimi da parte di Ip e di 2 centesimi per Q8. Quanto alle medie dei prezzi comunicati ieri dai gestori di circa 15 mila impianti all’Osservatorio del ministero dello Sviluppo economico, al self-service la benzina costa 2,039 euro/litro (+24 millesimi) e il diesel 1,969 euro/litro (+33). Al servito, benzina a 2,160 euro/litro (+24), diesel a 2,096 euro/litro (+33), Gpl a 0,829 euro/litro (-1), metano a 1,815 euro/kg (-15), Gnl a 1,960 euro/kg (-4). Lungo le arterie autostradali, benzina self service a 2,108 euro/litro (2,338 al servito), gasolio a 2,049 euro/litro (2,284 al servito), Gpl a 0,922 euro/litro, metano a 2,164 euro/kg, Gnl a 1,969 euro/kg.
COMMENTI([NUM]) NESSUN COMMENTO
Per eventuali chiarimenti la preghiamo di contattarci all'indirizzo web@edidomus.it