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Germania
Ufficiale: il governo taglia gli incentivi per elettriche e plug-in

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Ufficiale: il governo taglia gli incentivi per elettriche e plug-in
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Il governo tedesco ha deciso di rivedere in modo sostanziale l’attuale struttura del sistema di agevolazioni alla mobilità alla spina, tagliando gli incentivi alle elettriche a partire dal 2023 e cancellando del tutto i sussidi alle ibride plug-in. La decisione, ufficializzata dal ministero dell’Economia dopo diversi mesi di discussioni all’interno della coalizione di maggioranza e della politica tedesca, è stata motivata con la crescente adozione delle auto a batteria e il venir meno della necessità di sostenere le vendite. "La mobilità elettrica – ha spiegato il ministro Robert Habeck – è ormai passata al mercato di massa: l’obiettivo del milione di veicoli (elettrici e ibridi, ndr) in circolazione sulle strade è stato raggiunto nel 2021 e quest’anno saremo vicini ai 2 milioni. Quindi le auto elettriche stanno diventando sempre più popolari e non avranno più bisogno di sussidi governativi nel prossimo futuro".

Solo auto a batteria. “Per la prossima fase degli incentivi, puntiamo sulla protezione dell’ambiente e quindi li concentreremo sui veicoli puramente elettrici” per garantire “un utilizzo mirato delle risorse di bilancio disponibili”, ha aggiunto Habeck. In particolare, Berlino ha deciso di che dal primo gennaio del 2023 le ibride plug-in non saranno più oggetto di alcun tipo di incentivazione (gli attuali sussidi rimarranno validi fino alla fine di quest’anno). Per le auto a batteria (comprese le fuell cell a idrogeno) con un prezzo inferiore ai 40 mila euro scenderanno dagli attuali 6 mila euro a 4.500 euro all’inizio del prossimo anno, mentre per quelle con un listino tra 40 e 65 mila euro caleranno da 5 mila a 3 mila euro. Non cambia la platea degli aventi diritto: potranno accedere alle sovvenzioni persone sia fisiche che giuridiche, ma solo fino all’1 settembre del 2023, quando i finanziamenti saranno limitati ai privati (il ministero sta comunque valutando un’estensione a favore di piccole imprese e organizzazioni no profit).

Nel 2024 nuovi tagli. Dal primo gennaio 2024 scatteranno ulteriori modifiche, perché saranno sostenute solo ed esclusivamente le auto elettriche con prezzi fino a 45 mila euro. In questo caso, l’incentivo sarà di 3 mila euro. Nulla cambia, invece, per le modalità di erogazione: i sussidi continueranno a essere accompagnati da un contributo dei costruttori, pari al 50% dell’importo a carico delle casse statali. Infine, è stata stabilita un importante condizione: gli incentivi scadranno una volta esauriti i 3,4 miliardi di euro di risorse stanziate per i prossimi due anni tramite il Fondo per il Clima e la Trasformazione (Ktf-Klima und Transformationsfonds). Le modifiche hanno ovviamente attirato le ire dell’associazione di rappresentanza del settore Verband der Automobilindustrie (VDA). "In tempi di aumento dei costi e degli oneri, la decisione di tagliare unilateralmente e in modo completo i finanziamenti è incomprensibile", obietta il presidente Hildegard Mueller. “Tagliare gli incentivi è un passo nella direzione sbagliata”. Mueller, che ha parlato di “segnale devastante per i consumatori” e paventato un rallentamento della transizione verso la mobilità elettrica, ha anche espresso forti perplessità per la decisione di escludere le auto aziendali dal nuovo sistema di agevolazioni perché, a suo avviso, "è necessario sostenere un passaggio alla mobilità elettrica in tutte le flotte".

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