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Il 2022 è da record: "E quest'anno sarà ancora più forte"

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La Ferrari continua, inarrestabile, ad aggiornare i propri record finanziari: il bilancio del 2022 è stato chiuso con i nuovi massimi storici in termini di vendite, fatturato e utili. E il 2023 potrebbe riservare ulteriori sorprese positive grazie a un portafoglio ordini alimentato da una domanda sempre elevata e arrivato ormai a coprire non solo i prossimi undici mesi, ma anche parte del 2024. Ne beneficeranno non solo i bilanci, ma anche i dipendenti, che quest'anno riceveranno un bonus superiore di oltre il 10% rispetto ai 12 mila ottenuti a valere sul 2021. "Abbiamo dato un premio di competitività fino a 13.500 euro lordi ai dipendenti. È il riconoscimento pratico per tutto quello che fanno ogni giorno i colleghi", ha spiegato l'amministratore delegato Benedetto Vigna, nel corso di una conference call con gli analisti. 

Consegne e ricavi. Entrando nel dettaglio dei dati pubblicati dalla Casa di Maranello, le consegne sono cresciute del 18,5%, arrivando a ben 13.221 unità, per il 78% legate ai nove modelli endotermici in gamma e per il 22% alle tre ibride. A trainare le performance commerciali sono state la Portofino M, la famiglia SF90, la 296 GTB e la 812 Competizione, mentre in termini geografici spicca la crescita dell'area composta da Cina, Hong Kong e Taiwan, con un +72,6%. La regione Emea ha registrato un aumento dell’8,5%, le Americhe del 21,8% e l'Asia-Pacifico del 17,1%. I ricavi, grazie all'aumento dei volumi e al contributo delle personalizzazioni, sono migliorati del 19,3% (15,5% a cambi costanti), superando la soglia dei 5 miliardi di euro e toccando i 5,095 miliardi. Di questi, 4,34 miliardi sono attivati dalla vendita di automobili e ricambi (+21,5%) , 155 milioni dai motori (-18%), 479 milioni da sponsorizzazioni, proventi commerciali e marchio (+11,1%) e 120 milioni da altre fonti (+54,2%). 

Redditività e cassa. L'andamento del fatturato ha quindi influito sulla redditività, per quanto la crescita abbia in parte pagato il peggior mix di prezzo legato allo stop alla produzione delle Monza SP1 e SP2 e l'aumento dei costi energetici. Il margine operativo lordo (Ebitda) è comunque migliorato del 15,8% a 1,77 miliardi, per un'incidenza sui ricavi del 34,8% (35,9% nel 2021), mentre l'utile operativo è salito del 14,1% a 1,227 miliardi, per un margine del 24,1% (25,2%). I profitti sono, di conseguenza, cresciuti del 12,7% a 939 milioni, a un passo dal miliardo di euro e l'utile per azione a 5,09 euro (4,5 euro un anno fa). Bene anche i flussi di cassa, saliti da 642 milioni a 758 milioni grazie all'andamento dell'Ebitda e agli anticipi per Daytona SP3 e 812 Competizione A e nonostante investimenti cresciuti da 737 milioni a 758 milioni. In miglioramento è risultato anche l'indebitamento industriale netto, sceso dai 297 milioni del 2021 a 207 milioni malgrado gli esborsi per dividendi (252 milioni) e per il riacquisto di azioni proprie (397 milioni). 

Le prospettive. La Ferrari, che nel solo quarto trimestre ha visto le consegne crescere del 13%, i ricavi del 17%, l'Ebitda del 18%, l'utile operativo del 13% e gli utili del 3%, ha quindi fornito prospettive ottimistiche per l'intero 2023. Il ricco portafoglio prodotti, l'aumento dei prezzi per contrastare l'nflazione e la persistente crescita della raccolta ordini grazie alla forte domanda per la famiglia 296 e la Purosangue dovrebbero spingere il fatturato intorno ai 5,7 miliardi, il margine operativo lordo tra 2,13 e 2,18 miliardi (circa il 38% del fatturato), l'utile operativo a 1,45/1,5 miliardi (26%), l'utile per azione a 6/6,2 euro e i flussi di cassa a 900 milioni. "Lo scorso anno - ha commentato Vigna - si è concluso con risultati finanziari eccezionali che hanno raggiunto e superato la nostra guidance stabilendo nuovi record in tutte le metriche. Questi dati pongono le basi per un 2023 ancora più forte, alimentato da una persistente domanda elevata dei nostri prodotti in tutto il mondo. Nonostante il complesso scenario macroeconomico globale, guardiamo avanti con grande fiducia, incoraggiati dai numerosi segnali e risultati di un’azienda in evoluzione. Stiamo innovando costantemente i nostri prodotti e processi, avvicinandoci ai nostri obiettivi di decarbonizzazione", ha spiegato Vigna, ricordando il lancio quest'anno di 4 delle 15 novità previste fino al 2026.

Purosangue ed elettrica. Il manager ha quindi parlato della Purosangue sottolineando che l'acquisizione ordini è "straordinariamente alta, ben oltre le nostre aspettative" e precisando che la produzione che nel quarto trimestre dovrebbe raggiungere il tetto massimo del 20% dei volumi totali. Dunque "tutto procede secondo i piani", con la prima Ferrari a ruote alte e lo stesso sta avvenendo con un altro modello particolarmente atteso. "Confermo che la prima elettrica arriverà nel 2025. Siamo in linea per raggiungere l'obiettivo, abbiamo fatto molti progressi nella seconda parte del 2022. Il nostro focus sono l'efficienza e la sportività. Abbiamo anche detto che faremo internamente, nel nostro e-Building che sta crescendo velocemente, alcuni componenti come assale, inverter e assembleremo le celle per fare le nostre batterie", ha argomentato Vigna. "La strategia prodotto, lo sviluppo della tecnologia e l'infrastruttura necessaria per costruire la Ferrari elettrica stanno procedendo secondo i piani". Quanto alla prossima stagione di Formula 1, l'amministratore delegato è stato chiaro: "Vogliamo tornare a essere competitivi".

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