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Britishvolt
La (futura) gigafactory trova un acquirente australiano

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La curatela fallimentare della Britishvolt ha individuato un acquirente per la startup britannica a neanche un mese dalla presentazione dell'istanza di bancarotta. Recharge Industries, azienda australiana di proprietà del fondo newyorkese Scale Facilitation Partners, è stata scelta quale miglior offerente nella procedura di vendita del compendio aziendale e ha quindi sottoscritto un contratto per acquisire le attività della società promotrice del progetto per la realizzazione di una gigafactory a Blyth, nella contea del Northumberland.

Pochi dettagli. Per ora non sono emersi i termini dell'accordo di acquisizione. EY, la società incaricata di supervisionare la procedura di amministrazione controllata e il processo di vendita, ha sottolineato come il prefezionamento dell'intera operazione sia previsto "nei prossimi sette giorni". Recharge Industries, che avrebbe battuto la concorrenza di "diverse" altre realtà interessate alla Britishvolt, non ha fornito indicazioni sui piani di rilancio del progetto di Blyth, dove la Britishvolt avrebbe dovuto investire fino a 3,8 miliardi di sterline per costruire un impianto in grado di produrre 38 GWh di batterie. L'azienda australiana non è comunque nuova nel campo, visto che ha già ottenuto le autorizzazioni per la realizzazione di una gigafactory a Geelong, non lontano da Melbourne. 

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