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Bando delle endotermiche
Urso: "Serve pragmatismo, pronti a bloccare i dossier europei"

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Urso: "Serve pragmatismo, pronti a bloccare i dossier europei"
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Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, lancia un duro attacco alle istituzioni europee su alcuni dossier particolarmente delicati riguardanti il futuro del settore automobilistico, il bando delle endotermiche per il 2035 e gli standard Euro 7. "Chiediamo alla Commissione europea di affrontare con realismo i due dossier ancora in campo per dare davvero la possibilità ai cittadini di adeguarsi in tempo utile. Se questo non dovesse accadere, siamo determinati a fare in modo che i dossier passino alla prossima Commissione e al nuovo Parlamento che sarà eletto nel 2024", ha spiegato il ministro nel corso di un programma di Tgcom24, sottolineando la clausola di revisione al 2026, "quando verosimilmente grazie alla nuova Commissione e a un nuovo Parlamento europeo molto più consapevole riusciremo a rivedere tappe e modalità della transizione ecologica".

"Serve pragmatismo". Urso ha quindi ribadito la necessità di un maggior pragmatismo e di un approccio improntato alla neutralità tecnologica. Il governo italiano ha "una visione pragmatica e concreta, non ideologica", ha sostenuto il responsabile del Mimt, sottolineando che non si può "passare dalla padella" della soggezione energetica alla Russia "alla brace" di una "dipendenza ancor più grave dalle materie prime cinesi". Per questo, la transizione va affrontata "con neutralità tecnologica: se biometano o biocombustibili o idrogeno possono giungere allo stesso obiettivo delle auto elettriche, allora utilizziamo anche altre tecnologie".

Alleanza transnazionale. Bisogna, però, convincere Bruxelles e l'esecutivo ha intenzione, innanzitutto, di ottenere il consenso alle sue proposte da alcuni partner europei. Infattti, Urso ha parlato della necessità di costruire le basi per "un'alleanza" con Francia e Germania per ammorbidire le normative europee. In tal senso il lavoro diplomatico è già iniziato: la questione è stata oggetto di discussioni con il ministro dell'Economia tedesco Robert Habeck, il 20 febbraio scorso, e sarà al centro di analoghi colloqui con Bruno Le Maire, responsabile delle finanze transalpine, in programma per il 3 marzo prossimo a Roma. "I tre grandi paesi industriali europei possono influenzare i regolamenti europei", ha concluso Urso.

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