Investimenti in Indiana e Argentina
Stellantis ha in programma di investire 155 milioni di dollari (146 milioni di euro al cambio attuale) in tre impianti di Kokomo (Indiana) per la produzione di nuovi moduli di azionamento elettrico (EDM) destinati ai veicoli da assemblare in Nord America. Le risorse consentiranno di salvaguardare oltre 265 posti di lavoro e serviranno a sostenere le strategie di elettrificazione del piano Dare Forward: il gruppo punta a lanciare 25 auto a batteria solo negli Stati Uniti entro il 2030 e a raggiungere un mix delle vendite per il 50% rappresentato da Bev.
Gli EDM. I nuovi moduli, che saranno integrati nei modelli basati sulle piattaforme STLA Large e STLA Frame, sono costituiti da tre componenti principali (motore elettrico, elettronica di potenza e trasmissione) racchiusi in un singolo modulo al fine di offrire, a costi concorrenziali, migliori prestazioni e un'autonomia fino a 800 chilometri con una singola ricarica. Gli investimenti riguarderanno gli impianti Kokomo Casting, dove sarà stampato il coperchio della scatola, Kokomo Transmission, responsabile della successiva lavorazione, e Indiana Transmission, che si occuperà degli ingranaggi e dell'assemblaggio finale. Il progetto, che prevede la riconversione dei tre siti e l'avvio della produzione nel terzo trimestre del 2024, porta l'impegno finanziario profuso da Stellantis in Indiana per la transizione verso l'elettrificazione a quasi 3,3 miliardi di dollari, di cui 643 milioni per la produzione di un nuovo motore per applicazioni tradizionali e ibride plug-in, 200 milioni per una nuova trasmissione a otto rapporti e 2,5 miliardi per una gigafactory in joint venture con Samsung SDI.
Blitz minerario in Argentina. Il progetto per Kokomo è stato annunciato poche ore dopo un altro, importante investimento in campo minerario. Il gruppo investirà ulteriori 155 milioni di dollari per acquisire il 14,2% di McEwen Copper, filiale della società canadese McEwen Mining, titolare dei progetti Los Azules in Argentina ed Elder Creek in Nevada (Usa), e diventarne il secondo maggior azionista insieme al colosso Rio Tinto. In particolare, Los Azules è una delle dieci maggiori iniziative internazionali nel campo di una delle materie prime cruciali per il futuro della mobilità elettrica: infatti, nella miniera argentina è prevista la produzione la produzione di 100 mila tonnellate di rame catodico con una purezza del 99,9% all’anno a partire dal 2027 e con una riserva in grado di garantire l’operatività per almeno 33 anni. L'investimento rafforza la strategia varata da Stellantis per assicurarsi forniture stabili e garantite di materie prime fondamentali per le sue strategie di elettrificazione. Lo dimostrano le operazioni di acquisto di partecipazioni nella Vulcan Energy (idrossido di litio) e nell'australiana Element 25 (solfato di manganese), nonché i contratti di fornitura sottoscritti con Controlled Thermal Resources (idrossido di litio), Gme Resources (solfato di cobalto e nichel) e Terrafame (solfato di nichel).
L'accordo con i sindacati italiani. Infine, Stellantis ha sottoscritto un nuovo accordo con i sindacati italiani Fim, Uilm, Fismic e Ugl su future uscite incentivate, che esclude la "possibilità di esuberi coatti". L'intesa riguarderà al massimo 2 mila addetti (4,4% circa dei 47 mila dipendenti), sarà operativa fino al 31 dicembre e coinvolgerà soprattutto figure non direttamente impegnate nelle attività produttive e operanti negli Enti centrali di Mirafiori e nel settore commerciale fuori Torino. Gli incentivi si differenziano in base a determinate condizioni: a chi può accedere alla pensione entro quattro anni verrà riconosciuto una cifra tale da garantire per i primi due anni (sommato alla Naspi) il 90% della retribuzione e per gli ulteriori due anni il 70% più i contributi volontari. A coloro che non agganciano la pensione, invece, verrà riconosciuto un incentivo variabile da 6 mesi a due anni a seconda dell'età. Per il personale impiegatizio sarà possibile avvalersi anche di un servizio di active placement senza decurtazioni dell’incentivo (restano esclusi gli eventuali passaggi di personale a Cnh Industrial, Iveco e Ferrari), migliorando la precedente intesa che invece prevedeva un taglio.
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