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2035
De Meo: "Purtroppo il motore endotermico è morto, il futuro è elettrico"

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De Meo: "Purtroppo il motore endotermico è morto, il futuro è elettrico"
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Il tentativo della Germania di dare un futuro al motore a scoppio con gli e-fuel è da considerarsi tardivo perché le case automobilistiche hanno ormai puntato tutte le attenzioni e le risorse sulle auto elettriche per adeguarsi alle normative europee e allo stop alla vendita di veicoli a benzina e diesel per il 2035. È questo il messaggio che Luca de Meo, numero uno della Renault e dell'associazione dei costruttori Acea, ha voluto lanciare durante un evento della testata Politico. "Non credo ci sia nessuno che stia sviluppando un motore completamente nuovo in Europa. Tutti i soldi andranno alla tecnologia elettrica o all'idrogeno", ha sottolineato de Meo.

Neutralità tecnologica. Il manager italiano non è comunque nuovo a manifestare il suo rammarico per quanto stia avvenendo nel Vecchio Continente e in passato ha proposto di rinviare il bando delle endotermiche di almeno cinque anni. Tuttavia, alla fine de Meo si è dovuto adeguare agli obblighi di legge e alle mosse di altri concorrenti, anticipando al 2030 la trasformazione della Renault in un costruttore votato esclusivamente all'elettrico. Di conseguenza, è ora convinto che l'obiettivo principale del settore automobilistico europeo non sia quello di reinventare il motore a scoppio, bensì di recuperare l'enorme divario dalla Cina: a suo avviso, da quantificare in almeno dieci anni, in particolare nelle tecnologie per le batterie. Detto questo, de Meo ha ribadito la sua preferenza per un approccio alla transizione improntato alla "neutralità tecnologica", in cui le scelte delle migliori soluzioni non siano dettate dalla politica, ma siano lasciate alle Case.

Gli e-fuel? Un'opportunità. Non devono quindi sorprendere le sue parole sugli e-fuel, considerati una "sorta di soluzione di nicchia" a causa dei livelli di produzione ancora bassi e dell'assenza di una catena di approvvigionamento. Tuttavia, per de Meo i carburanti sintetici rappresentano "un'opportunità" perché "come sempre, si parte da una nicchia" per trovare soluzioni tecnologiche innovative. A ogni modo, alla luce delle attuali politiche europee, il futuro è dell'elettrico e il numero uno della Losanga ritiene che le auto a batteria siano ormai sulla buona strada per diventare la tecnologia dominante sul mercato. D'altro canto, il percorso di addio alle endotermiche è da considerarsi "irreversibile" anche per le politiche varate dai produttori di componentistica. "Tutti i fornitori Tier 1 stanno abbandonando completamente gli investimenti sui motori a combustione", ha concluso. 

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