"Aumenta il distacco tra gli investimenti nelle fonti pulite e quelli per il fossile"
Le auto elettriche stanno contribuendo a un forte aumento degli investimenti su energie "pulite". E' quanto emerge dall'ultimo rapporto "World Energy Investment" della Iea (International Energy Agency), da cui si rileva che quest'anno saranno investiti 2,8 trilioni di dollari (poco più di 2.600 miliardi di euro) in campo energetico: oltre 1,7 trilioni su fonti rinnovabili, veicoli a batteria, energia nucleare, reti, stoccaggio, combustibili a basse emissioni, sistemi di efficientamento e pompe di calore, e poco più di 1 trilione di dollari su carbone, gas e petrolio. La "significativa" differenza conferma la crescente propensione alla "sostenibilità" innescata dalla crisi energetica globale dell'anno scorso, anche se le spese sui carburanti fossili sono ormai a un livello tale da escludere la possibilità di raggiungere le zero emissioni nette nel 2050. Anche i tassi di crescita mostrano un ampio differenziale: il +15% di investimenti sui combustibili fossili si confronta con il +24% per le tecnologie pulite, soprattutto fonti rinnovabili e veicoli elettrici. Il problema, secondo la Iea, è la disparità geografica: il 90% della crescita riguarda economie avanzate e Cina, il che rappresenta un serio rischio per la transizione energetica a livello globale.
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