Al via progetto per alimentare Mulhouse con energia geotermica
Stellantis rafforza la collaborazione con la Vulcan Energy dopo le varie intese degli ultimi anni per la fornitura di idrossido di litio, l'ingresso del gruppo automobilistico nel capitale dell'azienda mineraria e alcuni progetti per l'impianto tedesco di Rüsselsheim. L'ultimo accordo vincolante riguarda un progetto volto a coprire, già dal 2026, "una parte significativa" del fabbisogno energetico annuale della fabbrica francese di Mulhouse (casa delle DS7 e delle Peugeot 308, e-308, 508 e 408) con fonti geotermiche.
Il progetto. In una prima fase, sarà condotto uno studio di prefattibilità (PFS) per la realizzazione di impianti di energia geotermica rinnovabile nell’estremità meridionale nell’Alta Valle del Reno: la Vulcan, già attiva su circa un terzo dell'intera area tra l'Alsazia e la Germania, ha richiesto una licenza esclusiva per il litio e la geotermia intorno a Mulhouse per assicurarsi una zona di sviluppo di altri 480 chilometri quadrati all’interno dell’Upper Rhine Graben Valley Brine Field. In caso di esito positivo, si procederà con una nuova fase incentrata su indagini sismiche e attività di studio e sviluppo più avanzate. Stellantis e Vulcan intendono realizzare il progetto in maniera congiunta e paritetica. "Questa partnership con Vulcan - spiega il Chief Manufacturing Officer del gruppo automobilistico, Arnaud Debouf - rafforza il nostro impegno a promuovere soluzioni per l’energia pulita in tutta la nostra azienda. Rappresenta una delle numerose iniziative che stiamo esplorando per raggiungere il nostro obiettivo di zero emissioni di carbonio entro il 2038, in linea con il nostro piano strategico Dare Forward 2030".
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