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Centenario Maserati
Levante, Alfieri, GT: Wester delinea il futuro del marchio

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Cent'anni: un compleanno importante, cui pochi Costruttori arrivano, ma soprattutto - come è nel caso specifico della Maserati - un'occasione per riflettere sul futuro. Perché il marchio di Modena, fondato esattamente un secolo fa in via de' Pepoli 1 a Bologna, come ricorda la targa commemorativa svelata oggi, si trova nel bel mezzo della più grande trasformazione industriale della sua storia.

Un marchio in divenire. Le celebrazioni di oggi si sono presto trasformate in uno sguardo a quello che la Maserati sarà domani: la Casa del Tridente sta uscendo con decisione dalla nicchia in cui ha operato per decenni, spinta dall'ambizione di trasformarsi in un Costruttore di prestigio globale. In grado di competere in tutto il mondo con i colossi del settore.

Mai così in alto, 35.000 auto nel 2014. A confortare la dirigenza, c'è il sostegno dei numeri, quelli relativi alle dimensioni industriali snocciolati dall'ad Harald Wester, che parlano di una realtà dai volumi mai visti prima: "Il 2014 si concluderà con oltre 35.000 unità immatricolate nel mondo, e dall'inaugurazione di Grugliasco abbiamo già prodotto 50.000 vetture", ha spiegato il dirigente tedesco.

I prossimi appuntamenti: Levante, Alfieri, Granturismo. Il prossimo grande appuntamento industriale del marchio è quello con il debutto della Suv: "Mirafiori avrà un'ala dedicata alla Levante", ha ribadito Wester, confermando gli annunci dei mesi scorsi e le recenti notizie sui lavori di adeguamento della fabbrica. Poi, sarà la volta delle sportive: "Entro il 2018 arriveranno l'Alfieri di serie, la variante scoperta, e anche l'erede della Granturismo".

Le competizioni? Non ora. Se è vero che il Tridente è nel pieno di una crescita impetuosa, d'altra parte è ancora una fase in cui si procede per priorità: "Nonostante la Maserati sia nata con le corse nel Dna, non è il momento di pensare a un investimento per il ritorno ufficiale alle competizioni: dobbiamo prima consolidarci", ha spiegato Wester. "L'Alfieri si presterebbe a un'operazione del genere, ma non sto parlando di una promessa: è solo un'opportunità", secondo quanto precisato dall'ad.

"Il mercato più sorprendente al mondo è l'Italia". Wester si è poi concesso una battuta sul mercato italiano, "il più sorprendente al mondo" a suo giudizio: "Vendiamo mille auto dove fino a qualche anno fa ci muovevamo intorno alle cento unità", ha osservato il dirigente, col supporto degli ottimi risultati che sta ottenendo la Ghibli, soprattutto nella versione diesel da 250 CV che è esente dal superbollo. Ultima dimostrazione in ordine di tempo, le 85 vetture vendute dalla Casa in novembre (+193,10% rispetto all'anno scorso).

Niente sotto la Alfieri. Che a Modena (e a Torino) non debbano inseguire la Porsche in una corsa sfrenata ai volumi s'è già detto in passato, e oggi Wester ha ribadito il concetto. "Escludo un modello sotto la Alfieri: la Maserati opera all'interno di un gruppo con strategie ben precise, e non dobbiamo pestarci i piedi a vicenda con gli altri marchi". Wester ha infine espresso il suo punto di vista sulle prospettive di ibrido ed elettrico.

Dubbi sull'ibrido e sogni di fuel cell. "Quello delle motorizzazioni alternative è un campo che lascia molte perplessità e il cui andamento è legato alle legislazioni dei vari Paesi", ha dichiarato il numero uno della Casa, facendo riferimento all'annuncio delle politiche "anti-diesel" che si appresta a varare il governo francese. "Investire oggi sull'ibrido" ha osservato Wester "significherebbe mettere in conto grandi cifre con il rischio di arrivare in ritardo: meglio guardare più in là, per esempio alle fuel cell, una tecnologia che anche personalmente mi interessa molto".

Fabio Sciarra

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