
Il Gruppo Fca ha annunciato i risultati per il primo trimestre dell'anno in corso, evidenziando una forte inversione di tendenza rispetto al periodo corrispondente del 2014: il rosso di 173 milioni di dodici mesi fa si è trasformato in un utile netto da 92 milioni. Positivi anche l'andamento dei ricavi, cresciuti del 19% a 26,4 miliardi (ma l'incremento risulta del 4% a parità di cambi), e l'adjusted Ebit (+22%, a 800 milioni).
Confermati i target 2015. Male l'America Latina. Fiat Chrysler Automobiles, che conferma i target già annunciati per il 2015 (4,8-5 milioni di veicoli, ricavi di 108 miliardi, Ebit tra 4,1 e 4,5 e utile netto di 1-1,2 miliardi di euro), ha comunque accusato una leggera flessione delle consegne a livello globale, causata dal cattivo andamento del comparto latino-americano: le auto vendute nel primo trimestre sono state 1,1 milioni, il 2% in meno rispetto al Q1 2014.
Europa e Nordamerica in crescita. Per un risultato commerciale negativo, quello sudamericano appunto, vanno segnalati la conferma della regione nordamericana, ancora in crescita grazie alla spinta di Ram e Jeep (sono 60 i mesi consecutivi di segno più), e il buon andamento di quella europea, dove il Gruppo beneficia dei risultati della Renegade.
Debacle in Borsa. Per il secondo trimestre consecutivo, le attività europee del Gruppo hanno chiuso in utile: un andamento positivo condiviso con tutte le region operative (in Nordamerica l'utile è cresciuto del 58% a 601 milioni, cifra comunque lontana da Gm e Ford), eccezion fatta per l'America Latina, dove la flessione delle vendite ha pesato sui risultati finanziari: la perdita è risultata di 65 milioni di euro. Nonostante i risultati siano stati sostanzialmente in linea con le attese degli analisti, il titolo Fca ha registrato un andamento negativo in Borsa (-4,65% a 14,15 euro), chiudendo a Piazza Affari come maglia nera del listino (-2,28% il Ftse Mib). A pesare sulle azioni è stato il quadro di riferimento generale, con i dati sul Pil Usa che hanno depresso i mercati azionari anche in Europa e qualche piccolo segnale della trimestrale che ha consigliato agli investitori delle prese di profitto.
Confermati i target Ferrari. Nella conference call con gli analisti, il ceo Fca e presidente di Ferrari, Sergio Marchionne, ha detto che per il Cavallino è "confermato il volume della produzione registrato nel 2014". Malgrado il calo del 6% delle vendite accusato nel primo trimestre, Ferrari ha aumentato i ricavi e ha incrementato l'ebit rettificato a 100 milioni di euro, ha indicato Marchionne, ribadendo che la quotazione del 10% è prevista per il terzo trimestre di quest'anno, mentre lo spin-off della parte restante è in calendario per il primo trimestre del 2016.
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