La regina di febbraio è la Model Y
Nuovo cambio al vertice delle auto più vendute sul mercato europeo. Se a gennaio il primo posto della classifica elaborata da Jato Dynamics era occupato dalla Dacia Sandero, a febbraio la corona va alla Tesla Model Y, commercializzata in 18.446 esemplari, il 173% in più rispetto allo stesso mese dell'anno scorso. La Suv statunitense supera la compatta rumena di appena 15 unità (sono 18.431 le Sandero commercializzate, il 40% in più), mentre al terzo posto si posiziona la Peugeot 208, con 16.180 vendite (+10%). Seguono, nell'ordine, la Volkswagen T-Roc, la Opel Corsa, la Toyota Yaris Cross, la Dacia Duster, la Fiat 500, la Volkswagen Golf e la Skoda Octavia.
Bev in spolvero. La prima posizione della Model Y rappresenta uno dei simboli più evidenti di un trend di mercato che ha visto proprio le elettiche a batteria trainare l'intera domanda europea. Infatti, le immatricolazioni totali sono cresciute a febbraio del 12% a oltre 900 mila unità, ma il solo segmento delle Bev ha messo a segno un aumento del 33% a 118.329 unità. Gli analisti di Jato attribuiscono la crescita a offerte sempre più competitive e a un calo dei timori dei clienti per l'autonomia delle batterie e dell'ansia di ricarica. Tra l'altro, Jato rivela una novità nel trend di crescita delle elettriche: "La Norvegia non contribuisce più alla crescita delle Bev in Europa, nonostante sia stata per molti anni all'avanguardia del settore". A febbraio, infatti, il Paese scandinavo è stato superato da Germania, Francia, Regno Unito e Paesi Bassi.
I cinesi perdono terreno. Quanto alla Model Y, Jato prevede un risultato storico per il 2023: "Se la tendenza continuerà, entro la fine di quest'anno la Model Y potrebbe facilmente assicurarsi un posto nella top 10 delle auto più vendute in Europa". In generale, gli analisti non sono molto ottimisti sull'andamento del mercato europeo: "Mentre persistono grandi problemi strutturali, finora i risultati del 2023 indicano che i consumatori stanno rispondendo positivamente a più offerte competitive sul mercato. Tuttavia, l'aumento dei tassi di interesse - destinato a colpire il mercato nei prossimi mesi - potrà rendere più difficile l'accesso ai finanziamenti per i consumatori, con un potenziale impatto sulle decisioni d'acquisto". Infine, le analisi dimostrano una perdita di slancio per i brand cinesi: a febbraio, i brand del Dragone hanno raggiunto il 2,7% dell'immatricolato, contro il 2,9% di un anno fa. "L'ingresso di veicoli cinesi in Europa non sta avvenendo così rapidamente come molti si aspettavano. Evidentemente, i cinesi devono lavorare di più su modelli e piani di produzione e marketing prima che i loro marchi possano espandersi con successo nella regione", conclude Jato.
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