Lotus - Il nuovo corso di Hethel - FOTO GALLERY
Lotus Emira. Questa sportiva a trazione posteriore e motore centrale rappresenta l’ultima auto di Hethel mossa da un’unità termica: dopo di lei, non ci saranno più vetture alimentate a benzina. Già oggi, come vedremo, è l’unica ''non elettrica'' della Casa.
Lotus Emira. Lunga 4,41 metri, alta 1,23 e larga 1,89, ha un passo di 2,53 metri. Dunque, parliamo di una sportiva di medie dimensioni, con ingombri non molto dissimili da quelli della Porsche 718 Cayman. Come quest’ultima, adotta motori a quattro e sei cilindri.
Lotus Emira. Alla base della gamma c’è la versione i4 (con prezzi da 98.435 euro) dotata di un quattro cilindri turbobenzina AMG di 2.0 litri con 365 CV e 430 Nm. Di origine AMG è anche il cambio doppia frizione a 8 rapporti. Così equipaggiata, la sportiva raggiunge una velocità massima di 285 km/h e accelera da 0 a 100 km/h in 4,4 secondi.
Lotus Emira. Più in alto troviamo la versione V6, i cui listini partono da 104.350 euro. Adotta un propulsore Toyota di 3.5 litri, sovralimentato con compressore volumetrico e capace di erogare 406 CV e 420 Nm. Con tale ''cuore'', abbinato di serie a un cambio manuale a 6 rapporti, accelera da 0 a 100 km/h in 4,3 secondi e raggiunge una velocità massima di 290 km/h.
Lotus Emira. Rispetto alle precedenti coupé e roadster della Casa britannica, la vettura segna un passo in avanti, abbandonando i minimalismi del passato. Non mancano i due display multifunzione da 10,25 e 12,3 pollici, mentre il pulsante d’avviamento trova spazio sul tunnel, protetto da un elemento rosso.
Lotus Emeya. Presentata lo scorso settembre a New York e in consegna dal secondo semestre del 2024, è una granturismo a quattro porte dall’elevata efficienza aerodinamica, ispirata al design della Suv Eletre. La berlina-coupé, sviluppata sulla piattaforma EPA (Electric Premium Architecture), è lunga ben 5,14 metri, larga 2, e alta 1,46, con un passo di 3,06 metri.
Lotus Emeya. La combinazione dei due motori elettrici, uno per asse, permette la trazione integrale elettrica. L’auto sarà disponibile in due step di potenza: da 610 e 918 CV. La più potente, denominata ''R'', può disporre di una coppia da ben 985 Nm e di uno specifico motore posteriore, dotato di trasmissione a due rapporti. La batteria, ricaricabile con potenze fino a 350 kW, ha una capacità di 102 kWh.
Lotus Emeya. Con tale powertrain, la ''R'' è in grado di accelerare, secondo la Casa, da 0 a 100 km/h in 2,78 secondi, mentre la velocità di punta è di 250 km/h. Molto curata l’aerodinamica, con elementi attivi davanti e dietro: la sola ala posteriore a doppio strato da 280 mm di larghezza genera fino a 215 kg di downforce.
Lotus Emeya. Come vi renderete conto più avanti, la vettura adotta la stessa plancia della Eletre, la sua sorella a ruote alte. Comune ai due modelli è anche l’impianto audio Uni-Q della KEF, realizzato ad hoc con suono Surround 3D Dolby Atmos.
Lotus Emeya. La Casa promette un elevato confort di marcia, grazie al sistema di cancellazione attiva del rumore e alle sospensioni a controllo elettronico, capaci di analizzare il manto stradale 1.000 volte al secondo.
Lotus Eletre. Definita hyper-Suv dalla Casa di Hethel, è un’elettrica a ruote alte di grandi dimensioni: è infatti lunga ben 5,1 metri, larga 2,01, larga 1,63 e ha un passo di 3,02 metri. Parliamo di ingombri molto simili a quelli della Lamborghini Urus. La vettura nasce dalla piattaforma EPA (Electric Premium Architecture) di cui vi abbiamo accennato parlando della Emeya.
Lotus Eletre. Progettata in Inghilterra, viene prodotta nin Cina, nello stabilimento di Wuhan. Del resto, la Lotus, come la Volvo, fa parte del gruppo cinese Geely.
Lotus Eletre. Tre sono le versioni previste di questa vettura, tutte caratterizzate dalla trazione integrale elettrica – resa possibile dall’adozione di un motore per ogni asse, con la coppia ripartita su ogni ruota dal sistema Lotus ICC – e abbinate a una batteria da 120 kWh. Le versioni standard (da 98.490 euro) ed ''S'' (da 124.090 euro) dispongono di una potenza di picco di 603 CV e di una coppia massima di 710 Nm.
Lotus Eletre. Al top della gamma troviamo la più potente ''R'' da 905 CV e 985 Nm (prezzi da 154.890 euro). Tale vettura è capace di accelerare da 0 a 100 km/h in 2,95 secondi, contro i 4,5 delle altre versioni. Anche in questo caso, il motore posteriore della top di gamma è dotato di trasmissione a due rapporti.
Lotus Eletre. L’abitacolo è disponibile nelle configurazioni a quattro e a cinque posti e adotta materiali selezionati secondo caratteristiche di leggerezza e sostenibilità. Oltre alla microfibra, viene proposto un misto lana per il rivestimento dei sedili, con peso dimezzato rispetto alla pelle, e non manca la fibra di carbonio riciclata.
Lotus Evija. Parliamo del modello che ha dato il via al nuovo corso elettrico della Lotus. Il suo nome, del resto, deriva dal termine inglese Eve, che significa vigilia.
Lotus Evija. La produzione prevede un massimo di 130 esemplari: nel 2019, all’apertura delle vendite, il prezzo era di 1,7 milioni di sterline. In ogni caso, è necessaria una caparra di 250 mila sterline per ordinare questa vettura.
Lotus Evija. L’auto adotta quattro motori elettrici della Integral Powertrain, uno per ogni ruota, che rendono possibile un raffinato sistema di torque vectoring. La batteria, invece, è stata sviluppata dalla Williams Advanced Engineering per essere collocata dietro all’abitacolo. Il telaio monoscocca di carbonio, inoltre, viene realizzato dalla modenese CPC con gli stessi processi applicati alle monoposto di Formula 1.
Lotus Evija. Il powertrain elettrico eroga complessivamente più di 2 mila cavalli e 1.704 Nm, permettendole, secondo la Casa, di scattare da 0 a 100 km/h in meno di 3 secondi e da 0 a 200 km/h in meno di 9. La velocità massima è limitata elettronicamente a 350 km/h.
Lotus Evija. Prestazioni così elevate sono rese possibili dall’adozione di soluzioni aerodinamiche ispirate alle vetture che corrono la 24 Ore di Le Mans, tra cui i condotti Venturi integrati nel posteriore che permettono elevati valori di downforce in abbinamento allo spoiler attivo con funzione Drs, a sua volta ispirato alla Formula 1.
Scordatevi la Lotus di un tempo: la Casa britannica, ora in orbita Geely, si è avviata con prepotenza verso un futuro elettrico e hi-tech. Dimenticate il peso piuma, ma non le prestazioni elevate che, almeno sulla carta, non dovrebbero tradire il Dna del marchio. Già oggi, l’azienda di Hethel offre ai propri clienti soprattutto auto elettriche, attribuendo alla Emira il ruolo di ultima Lotus stradale a benzina: dopo di lei non ci saranno più sportive targate con motore termico. Ne parliamo con maggiori dettagli nella nostra galleria d’immagini, dove abbiamo raccolto tutte le odierne vetture stradali del marchio britannico, con le loro caratteristiche e i prezzi.