Jojob, meno spese e CO2: la condivisione dell'auto prende piede
Tempo di bilanci per Jojob, innovativo servizio di carpooling aziendale attivo in Italia dal 2014: secondo i dati dell'anno scorso, il servizio di Bringme ha coinvolto 50 mila lavoratori, totalizzando 11 mila viaggi e permettendo di evitare l'immissione in atmosfera di 87 tonnellate di CO2.
I dati. In tutto, i km percorsi nei tragitti condivisi da casa al lavoro sono stati 434 mila. Per quanto riguarda i conti, Jojob calcola un risparmio medio di 1.300 euro, con punte di 2.376 per chi percorre 60 km al giorno. Ovviamente, gli importi sono proporzionali alle percorrenze e scendono a 1.188 euro per 30 km , quasi 600 per 15 e a 396 per 10 km. I dipendenti che hanno utilizzato Jojob vengono da più di 50 aziende di grandi dimensioni: tra queste Amazon, Findomestic, Yoox, Heineken, Auchan, Bnl e Luxottica, alle quali si aggiungono un migliaio di piccole e medie imprese.
Come funziona. Il servizio sfrutta una piattaforma web per gestire il profilo personale dell'utente e la ricerca dei contatti, mentre i passaggi sono gestiti da un'app che permette di qualificarsi come driver o passeggero. Il sistema tiene automaticamente traccia dei km percorsi e dei chilogrammi di CO2 risparmiati, assegnando anche punti (espressi in foglioline verdi) da spendere voucher, sconti o promozioni presso i partner della ristorazione, del wellness o dello sport.
L'espansione all'estero. Secondo il fondatore di Jojob, il Ceo di Bringme Gerard Albertengo, sul fronte del carpooling l'Italia sta giocando un ruolo pionieristico: "Per la prima volta siamo l'esempio da seguire. Quest'anno il nostro obiettivo sarà diffondere il carpooling casa-lavoro alle pmi e presto vedremo una prima versione internazionale di Jojob".
Redazione online
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