Arriva il verbale elettronico
Addio postino, parte la notifica elettronica dei verbali. Da oggi tutti i soggetti, persone fisiche o persone giuridiche, dotati di un indirizzo di posta elettronica certificata (Pec) presente nei pubblici elenchi riceveranno le multe in formato digitale. Lo prevede un decreto del ministero dell’interno del 18 dicembre scorso, pubblicato ieri sulla Gazzetta Ufficiale, che disciplina le "procedure per la notificazione dei verbali di accertamento delle violazioni del Codice della strada tramite posta elettronica certificata".
Pec pubblica o comunicata all’amministrazione. Il provvedimento prevede che gli organi di polizia (Polizia Stradale, Carabinieri, Guardia di Finanza, polizie locali, provinciali e municipali) utilizzino esclusivamente l’eventuale indirizzo Pec del trasgressore, nel caso in cui questi sia identificato, oppure, in caso di contestazione successiva, l’indirizzo Pec dell’obbligato in solido, cioè del proprietario del veicolo. Come faranno gli agenti a risalire alla Pec? Per il momento possono consultare l’Ini-Pec, l’Indice nazionale degli indirizzi Pec (inipec.gov.it), gestito dal ministero dello Sviluppo economico e aggiornato quotidianamente con i dati provenienti da Registro imprese e ordini e collegi professionali (la Pec, dal 2009, è obbligatoria per aziende e professionisti). Nel database vi sono, attualmente, più di 6 milioni d'indirizzi, 1,4 di persone fisiche e 4,6 di persone giuridiche. In futuro, però, tutti i cittadini saranno dotati di un domicilio digitale (ovvero l’indirizzo di posta elettronica attraverso il quale si potrà dialogare con le pubbliche amministrazioni e ricevere documenti e comunicazioni ufficiali), così come previsto dal Codice dell’amministrazione digitale e sarà a quell'indirizzo che le forze di polizia notificheranno i verbali.
Non cambiano i termini di notifica. Per chi è dotato di Pec, nulla cambia rispetto ai termini di notificazione previsti dal Codice della strada. Per il notificante, cioè per la polizia, la notifica si compie nel momento in cui il sistema genera la ricevuta di accettazione della Pec. Per il destinatario, invece, i termini decorrono dal momento in cui il sistema genera la ricevuta di avvenuta consegna della Pec. Da quel momento decorreranno, a prescindere dal fatto che il destinatario legga la mail (anche oggi la notifica si compie automaticamente decorsi dieci giorni di giacenza dell’atto presso l’ufficio postale), i termini per il pagamento della sanzione scontata (5 giorni), quelli per il pagamento della sanzione in misura ridotta (60 giorni) oppure i termini per fare ricorso, 30 giorni per opporsi al giudice di pace, 60 per presentare opposizione al prefetto.
La notifica elettronica comporterà l’azzeramento delle spese di notifica
Zero spese di notifica. Un positivo effetto collaterale della notifica elettronica sarà l’azzeramento delle spese di notifica, così come previsto da una legge del 2013. In teoria le amministrazioni potranno porre a carico di chi è tenuto al pagamento della multa solo le spese di accertamento, cioè il costo che il comando sostiene per ricavare, dai pubblici registri (Anv-Archivio nazionale veicoli oppure Pra-Pubblico registro automobilistico), il nome dell’obbligato in solido, ma si tratta, in ogni caso, di pochi centesimi.
Senza Pec, verbali di carta (in attesa del domicilio digitale). È evidente che se non si ha un indirizzo di posta elettronica certificata non cambierà nulla, per lo meno fino a quando non si sarà dotati (tutti i cittadini lo saranno) di un domicilio digitale, così come previsto dal Codice dell’amministrazione digitale (Cad). Fino ad allora, chi sarà senza Pec riceverà il verbale nelle modalità attuali, cioè tramite Poste italiane oppure con un corriere privato dopo la liberalizzazione entrata in vigore il 10 settembre scorso, gravato delle (spesso esageratamente alte) spese di notifica.
Ci sono voluti otto anni. Da notare che la notifica dei verbali via Pec è possibile, in teoria, dal 2010, quando nel Codice di procedura civile, a cui quello della strada rimanda per le modalità d'invio delle multe, fu inserito l'articolo 149 bis: "La notificazione può eseguirsi a mezzo posta elettronica certificata… all'indirizzo del destinatario risultante da pubblici elenchi". Ci sono voluti otto anni.
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