Bomba "sixties" senza ventola
Stupisce ancora una volta, Gordon Murray, con la sua seconda supercar da costruttore. Dopo la T.50 (e la variante da pista T.50s Niki Lauda), ecco la T.33, che appare più elegante rispetto alla progenitrice, pur non tradendo la formula di base, che parla di leggerezza, motore V12 e cura maniacale dei dettagli. Lunga 4,40 metri (pochi mm in più della T.50), alta appena 1,14 e con un passo di ben 2,74 metri (contro i 2,70 della T.50), la T.33 mostra, sul fronte dello stile, diversi spunti tratti dalle vetture Sport degli anni 60.
Passato-presente. Dai gruppi ottici verticali, racchiusi in una calotta di tipo rétro, ai parafanghi alti e sinuosi, dal mono-tergi, alla coda quasi tronca con luci tonde a Led, con effetto tridimensionale, e gli scarichi centrali, che sembrano “spezzare” l’ampio diffusore, la T.33 riprende e attualizza stilemi del passato. Caratteristico l’airscoop sul tetto, tipico anche delle Formula 1 anni 70, che, a differenza della T.50, non fa parte della scocca, ma è collegato direttamente al motore centrale.
Dodici rivisto. Ed eccoci al V12 co-progettato con la Cosworth: la base è la stessa del motore T.50, con le medesime misure dimensionali, ma ci sono diversi elementi specifici. Nuovi alberi a camme, nuovo sistema di alzata variabile delle valvole, una diversa mappatura per assicurare una risposta all’acceleratore quasi istantanea. Nuovo anche il sistema di scarico, rinnovati i supporti motore e il circuito di raffreddamento. Rispetto al V12 della T.50, questa unità eroga 615 cavalli (invece di 660) a 10.500 giri e può raggiungere il regime massimo di 11.100. La coppia, 451 Nm raggiunti a 9.000 giri, è già disponibile per il 75% già a quota 2.500, e per il 90% tra i 4.500 e i 10.500. La vettura, che pesa 1.090 chili, vanta il ragguardevole rapporto potenza/peso di 564 CV/tonnellata. Accanto alla trasmissione manuale a sei marce, già vista sulla T.50 e che fa segnare sulla bilancia solo 82 chili, è disponibile in opzione un elettroattuato, con lo stesso numero di rapporti, completo di paddle al volante. Anche questa seconda trasmissione stabilisce un record di leggerezza, con i suoi 78 chili.

Nuova architettura. La T.33 è stata realizzata sulla base di una nuova architettura, con telaio monoscocca di carbonio. Le sospensioni sono ovviamente a quadrilateri, con ampio uso di alluminio per ammortizzatori e altri elementi del comparto. Lo sterzo è a servoassistenza idraulica, mentre i freni carboceramici della Brembo hanno pinze a sei pistoncini all’avantreno e quattro al retrotreno. I cerchi, da 19 pollici anteriori e da 20 posteriori, ospitano pneumatici Michelin Pilot Sport 4 S, di misura, rispettivamente, di 235/35 e 295/30.
Niente ventola. Quanto all’aerodinamica, Murray non ha replicato qui la soluzione della ventola al posteriore della T.50 per produrre effetto suolo. Ma la T.33 è in grado comunque di generare downforce e un’elevata efficienza aerodinamica, grazie ai canali presenti nel frontale che convogliano i flussi d’aria nel sottoscocca. La vettura sfrutta l’aspirazione dell’aria a bassa pressione che si crea nella parte inferiore dell’auto per migliorare l’efficienza del diffusore, in virtù di un’ala mobile posteriore. Secondo Murray, questo assicura un'efficacia maggiore (+30%) rispetto alle supercar con effetto suolo convenzionale.

Due posti. All’interno, la principale novità riguarda il layout a due sedili, invece dei tre della T.50 con quello del driver avanzato. Minimalista e focalizzato sul guidatore il cockpit, con volante praticamente privo di comandi, e un grande contagiri al centro, con fondoscala a 12.000, attorniato da due piccoli schermi digitali che includono le funzioni principali (è di serie la compatibilità con i sistemi Android Auto e Apple CarPlay). La bellissima pedaliera è di lega di alluminio. La praticità, comunque, non è stata dimenticata: infatti, al vano anteriore si aggiungono due alloggiamenti laterali, ricavati nella zona dei parafanghi posteriori, per una capacità totale di 280 litri.
Per pochissimi. La produzione della T.33 sarà limitata a 100 esemplari, ognuno dei quali costerà 1.644.700 euro, tasse e (ampie) personalizzazioni escluse. Le consegne inizieranno nella prima parte del 2024.
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