Al volante della Suv ibrida plug-in - VIDEO
Se le Big Suv americane sono nel vostro cuore, la nuova Ford Explorer Hybrid ha tutti i numeri per piacervi. Prima di tutto è enorme, ma davvero: 5 metri e 6 centimetri di lunghezza, 2,28 metri di larghezza compresi gli specchietti. Si sta seduti a quasi 70 cm da terra in una poltrona comoda ma anche adeguata alle prestazioni da sportiva. Si, perché per essere una Suv, la nuova Explorer Hybrid sa il fatto suo: 0-100 km/h in 6 secondi, velocità massima di 230 km/h e un motore - anzi due - capaci di una coppia di ben 825 Nm, più di una Ferrari 812 Superfast.
Ford Explorer Plug-in Hybrid: al volante della mega Suv ibrida
Si tira dietro tutto. Certo, le dimensioni lasciando un po’ sbigottiti: del resto per gli americani questa è come una piccola casa, che ha come requisito irrinunciabile la capacità di tirarsi dietro un’altra casa (o una barca, o un rimorchio). Fateci caso, ma uno dei primi requisiti che vengono messi in evidenza dai siti americani è la “towing capacity”, che qui è davvero d’eccezione: 2.500 kg con in più un programma specifico di guida per l’uso del rimorchio.
Bomba ibrida. La potenza arriva a 457 CV e, cosa che stupisce ancora di più su un’auto da 2.466 kg, arriva tutta in un colpo con una veemenza che non ti aspetti e un sound del tutto adeguato. Ma siamo sicuri si tratti di un’ibrida e non sia un errore della scheda tecnica? Ebbene, ho controllato, non solo è un’ibrida, ma è pure ricaricabile, quindi può viaggiare con le sole batterie agli ioni di litio (13,6 kWh). Non molto, circa 48 km secondo la Ford, che diventano una quarantina nell’uso reale, ma per alcuni può bastare per limitare le visite dal benzinaio e spendere poco più di 3,5 euro per un “pieno” (di energia elettrica).
Esploratrice a lungo raggio. Certo che quando la batteria è esaurita (oppure quando si è deciso di affondare il piede sull’acceleratore), il distributore lo vedrete, e spesso. Nel nostro test, fra città e campagna, il computer di bordo ha segnato in media 14 litri/100 km (7,1 km/litro) e sono sicuro che si può fare di peggio. Bisogna ammettere però che i chilometri passano via che neanche te ne accorgi, tanto è il confort di bordo. Guidando normalmente lo scarico quadruplo non si fa sentire più di tanto, l’aerodinamica è curata (anche se l’altezza di 1 metro e 78 ha il suo bell’effetto in autostrada) e le sospensioni sono abbastanza soft da non creare disagio ai passeggeri. Si può senz’altro migliorare il feeling del pedale del freno; deve combinare l’effetto della rigenerazione con la frenata vera e propria ed è molto potente, ma con la progressività non ci siamo. Sterzo stranamente pesante e non troppo rapido, nonostante la gommatura da 20 pollici.

Scelta di energia. Ci sono ben quattro modalità ibride e sette programmi di guida per i fondi sterrati, innevati o sabbiosi, Eco, Sport e anche uno “normale”, ammesso che un’auto da più di 450 CV che fa girare la testa a tutti si possa guidare in modo normale. Per sfruttare appieno le funzionalità dei due motori, elettrico e 3.0 V6, bisogna pianificare un po’. Volete andare solo in elettrico, hic et nunc? Inserite “EV Adesso”. Risparmiare la batteria per dopo? Lapalissiano, ci vuole “EV Dopo”. Poi c’è “EV charge” (carica la batteria con il motore termico, ma sul lato sinistro anteriore c’è sempre pronta una presa di ricarica da 7 kW) ed “EV auto”, nella quale lasciate la gestione del powertrain ai microchip della Explorer. E per non farsi mancare nulla nei numeri, il cambio è automatico a 10 marce e lui sì, sa sempre cosa scegliere, dalla guida off-road all’autostrada, dove il motore in decima riposa ben sotto i 2.000 giri a 130 km/h.
Party lounge. L’avete di certo già capito, la Explorer è un’auto pensata per gli USA che, grazie al sistema ibrido plug-in, ha diritto di cittadinanza anche in Europa, nel senso più completo del termine, ovvero ha libero accesso alle aree urbane a traffico limitato e ad altri vantaggi. Ha un leggero problema di superbollo in alcune Regioni, ma di certo la Casa dell’Ovale Blu non si preoccupa di queste miserie tutte italiane. Provate però a trovare una Suv super equipaggiata (ma davvero super) a trazione integrale, ibrida plug-in, che fa lo 0-100 in 6 secondi e ha 7 posti con 12 - dico 12 - portabicchieri: visti in quest’ottica 81.000 euro (sconti esclusi) non sembrano nemmeno troppi. Così è, se vi piace.
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