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Toyota Yaris Cross
Al volante della nuova Suv ibrida - VIDEO

Toyota Yaris Cross
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Per molti la Toyota Yaris è una citycar perfetta, perché è ibrida, ma anche perché è piccola e confortevole. Ora, pensatela più alta da terra, con più spazio nell'abitacolo, un bagagliaio da circa 400 litri dichiarati e, volendo, pure la trazione integrale: è la Yaris Cross, pronta a trasferire tutto il meglio della tecnologia della sorella a ruote basse nel corpo di una Suv compatta.

Toyota Yaris Cross: vista e toccata con mano. Le prime impressioni di guida.

Base collaudata. Lei è nativa digitale in ogni senso. Sia perché è arrivata in tempi di lockdown (era il 20 aprile e quindi è stata presentata solo via web), sia perché sfrutta tutta la più recente tecnologia, mutuata dalla sorella. Le due Yaris condividono il powertrain ibrido da 116 cavalli e anche la piattaforma è comune: si tratta della Tnga-B, leggera e robusta, utilizzata per i modelli di dimensioni ridotte. Stessa formula, quindi, ma adeguata alle esigenze di un segmento, quello delle piccole Suv, ancora non presidiato dalla Casa giapponese.

Ha la sua personalità. Cominciamo col dare qualche numero: 4,18 metri di lunghezza, ovvero 24 centimetri in più della Yaris. Fiancate scolpite e ben in evidenza, linea di cintura alta, passaruota incorniciati dall’immancabile fascia di plastica nera e un’altezza dal suolo maggiorata di 3 cm. C’è un po’ di Rav4 nella vista di posteriore. Più dolce, invece, il taglio del frontale. A ogni modo, la Cross ha una personalità ben distinta.

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Le premesse ci sono tutte. È furba, la Yaris Cross, perché risponde alle esigenze dell’utente moderno, che cerca un’auto non ingombrante ma spaziosa dentro, con un bagagliaio degno di questo nome, che consumi poco e non abbia timore delle future restrizioni sulle classi di emissioni. Morale della favola, la Yaris Cross sembra aver fatto centro. Del resto, parlando di Suv ibride di piccole dimensioni, la scelta non è poi così ampia: si potrebbero buttare nella mischia la Ford Puma, la Hyundai Kona e la Renault Captur, rispetto alle quali la Toyota gioca il jolly del 4WD, che di fatto la rende l’unica full hybrid a trazione integrale del suo segmento. Non dovesse servire, a listino c’è anche la versione 2WD. Per quanto riguarda la sicurezza, invece, è da segnalare la presenza di un airbag tra i sedili anteriori che evita i contatti tra guidatore e passeggero negli impatti laterali. Tre gli allestimenti disponibili, con un prezzo d’attacco non ancora noto, ma che dovrebbe essere nell’ordine dei 25 mila euro.

L’ibrido Toyota, quello facile.
Il mio primo contatto con una versione di preserie della Yaris Cross comincia per le strade di una Bruxelles super congestionata dal traffico, l'habitat naturale del powertrain ibrido: una vecchia conoscenza che regala sempre soddisfazioni. Mi riferisco al confort, oltre che ai consumi, che presto verranno analizzati dal nostro Centro prove. Partenza in elettrico, sempre delicata: zero rumore, zero vibrazioni. Le sensazioni sono quelle già provate sulla Yaris: sterzo preciso, assetto morbido. La Cross è facile da guidare e l'unità elettrica ben supporta il motore termico, rendendo la guida più fluida. Certo, quando in accelerazione si pretende il massimo è inevitabile che il tre cilindri aspirato alzi la voce. Ma il segreto è dosare il gas, accelerando in modo graduale.

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