Prove Speciali

1000 Miglia Green
Quanto abbiamo consumato (e speso) con le elettriche in gara - VIDEO

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Tutto parte sempre da zero. Prendete la 1000 Miglia, quella vera. Negli anni Venti è partita dal nulla, per poi diventare un'icona delle competizioni. Oggi - sotto forma di rievocazione e non più di gara di velocità - è un appuntamento fisso per i regolaristi di tutto il mondo. Ed è diventata anche Green, accogliendo una tecnologia che per alcuni versi è ancora agli albori: l'elettrico. Certo, correre per quattro giorni sotto il sole su una vettura anteguerra è una cosa, farla su una Ev col climatizzatore al massimo è un'altra. Ma macinare chilometri (tanti chilometri) ogni giorno è provante. Sia per chi guida, sia per il mezzo meccanico. Quest'anno, le storiche hanno dovuto fare i conti con un caldo inaspettato, tenendo botta nonostante i lustri che hanno sulle proprie spalle. Le elettriche, invece, si sono scontrate con una rete di ricarica che deve ancora essere ampliata, e parecchio. Nonostante questo, con i quattro equipaggi in gara per Quattroruote non abbiamo avuto particolari problemi a rifornire di corrente l'Audi Q4 e-tron 40 Sportback, la BMW i4 eDrive 40, la Mercedes-Benz EQE 350+ e la Porsche Taycan Turbo S Cross Turismo, tanto di notte, con le colonnine più lente, quanto di giorno, quando abbiamo sfruttato le Hpc per fare il pieno in poche decine di minuti. Partecipando alla 1000 Miglia Green non volevamo solo dimostrare che viaggiare in elettrico non è difficile (come abbiamo già fatto in diverse occasioni), ma sfruttare i 1.720 km di gara per raccogliere dati sui consumi delle nostre quattro auto. Che hanno viaggiato con andature molto simili, affrontando in carovana tutto il percorso di gara, separandosi solo durante le prove cronometrate e quelle di media che ogni equipaggio ha affrontato in solitaria. Dopo quasi un centinaio di prove, a imporsi nella classifica assoluta della 1000 Miglia Green è stata una delle nostre vetture, la Porsche Taycan Turbo S Cross Turismo guidata da Mirco Magni navigato da Cesare Nebbia, seguita dalla Tesla Model 3 dell'ex pilota di Formula 1 Giancarlo Fisichella navigato Matteo Ferraglio e da un'altra delle elettriche portate in gara da Quattroruote, la BMW i4 eDrive 40 della nostra vicedirettrice Laura Confalonieri navigata da Walter Poretti. Ma vediamo, ora, qual è stato il "conto" della gara per ciascuna delle nostre elettriche. Un conto che riassumiamo anche nella video-analisi che trovate qui sotto.

1000 Miglia 2022: si può fare in elettrico? Noi ci abbiamo provato

Il percorso. La città di Brescia è stata sia partenza sia traguardo della 1000 Miglia 2022 e, come da tradizione, il serpentone di storiche, Ferrari moderne ed elettriche è passato da Roma, toccando alcuni dei borghi più belli d'Italia. Salò, Desenzano, Sirmione, il Parco Giardino Sigurtà, Mantova, Ferrara e Comacchio sono stati alcuni dei luoghi toccati dalla prima giornata di gara, conclusasi a Cervia-Milano Marittima. La seconda tratta ha portato le auto iscritte alla competizione a Forlì, Gambettola, San Marino, Urbino, Gubbio, Passignano sul Trasimento, Norcia, Terni e Rieti per poi arrivare nel centro di Roma. Dalla capitale la carovana è ripartita in direzione Parma, passando per Ronciglione, Marta, Siena, Poggibonsi, San Miniato, Pontedera, Cascina, Viareggio e Sarzana, affrontando anche il passo della Cisa. Nell'ultima giornata, le oltre 500 auto iscritte sono tornate a Brescia con alcuni passaggi a Varano de' Melegari, Salsomaggiore Terme, Stradella, Pavia, Monza, Bergamo, Chiari e Travagliato. Totale: 1.720 chilometri. Ai quali vanno aggiunti i vari trasferimenti dagli hotel alle aree di partenza e arrivo (e nel nostro caso anche per le colonnine, che non sempre erano sul percorso), che però non abbiamo conteggiato ai fini del nostro calcolo sui consumi, limitandoci al tragitto imposto dalla gara.

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Audi Q4 e-tron Sportback. L'unica Suv del gruppo è basata sulla piattaforma modulare Meb del gruppo Volkswagen, la stessa della famiglia ID di Wolfsburg. Ha una batteria da 82 kWh, grazie alla quale la Casa dei Quattro anelli promette 453 km d'autonomia: per la carica (5-80%) bastano 38 minuti sfruttando le colonnine rapide fino a una potenza massima di 125 kW. La trazione è posteriore e l'unico motore presente fornisce 204 CV e 310 Nm di coppia, sufficienti per uno 0-100 km/h in 8,5 secondi. La velocità massima è limitata a 160 km/h. È stata portata in gara da Fabio Sciarra, della redazione Autonotizie, e dall'ingegner Leonardo Spacone, che collabora con il nostro Centro prove per i test sulle auto elettriche.

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Q4, i consumi. È la meno potente del lotto, ma dopo i 1.720 km della 1000 Miglia si è dimostrata anche una delle più efficienti. Il primo giorno di gara è stato quello in cui l'equipaggio Sciarra-Spacone hanno ottenuto il consumo migliore: 16 kWh/100 km. Nelle giornate successive i ritmi di gara sono aumentati notevolmente e, come per tutte le nostre vetture, la media è cresciuta arrivando fino a 18,3 kWh/100 km dell'ultimo tragitto, in cui era compresa una veloce prova cronometrata in pista a Monza. Al termine della gara la Q4 ha ottenuto una media di 17 kWh/100 km, consumando 294 kWh di elettricità per una spesa totale di 164,73 euro.

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BMW i4 eDrive 40. Anche la berlina tedesca è a trazione posteriore: ha un motore elettrico da 340 CV e 430 Nm che le consente di scattare da 0 a 100 km/h in 5,7 secondi e di toccare una velocità massima di 190 km/h. Ad alimentare l'unità a sincrona a eccitazione elettrica è presente una batteria da 83,9 kWh grazie alla quale la Casa promette un'autonomia di 590 km. La i4 può essere ricaricata a una potenza massima di 205 kW e riesce a riempire il proprio accumulatore (dal 10 all'80%) in 31 minuti.

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i4, i consumi. Inaspettatamente, la regina della nostra classifica dei consumi alla 1000 Miglia Green è la BMW i4 eDrive 40. Inaspettatamente perché sulla carta altri modelli avrebbero potuto fare di meglio, ma la combinazione tra stile di guida ed efficienza della vettura ha fatto la differenza. Il miglior consumo dell'equipaggio Confalonieri-Poretti è stato registrato nella seconda tappa, quella che ci ha portato da Milano Marittima a Roma: 15,6 kWh/100 km. Questo dato è il più basso ottenuto durante la nostra Freccia Rossa, ma si è alzato notevolmente nelle ultime due giornate di gara, quando la competizione è entrata nel vivo e la i4 era in lotta per il secondo posto della classifica Green. La media al termine del viaggio è stata di 16,8 kWh/100 km con 289 kWh consumati e una spesa di 164,73 euro.

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Mercedes-Benz EQE 350+. La versione elettrica della Classe E, battezzata EQE, monta un motore elettrico sincrono a magneti permanenti sull'asse posteriore: eroga una potenza massima di 292 CV e una coppia di 530 Nm. La batteria è da 90 kWh e l'autonomia dichiarata è la maggiore tra le quattro auto che abbiamo portato in gara: 660 km. Per la ricarica a 170 kW in corrente continua servono 32 minuti per passare dal 10 all'80%. E pure le prestazioni sono elevate: 6,2 secondi per lo 0-100 km/h e 210 km/h di velocità massima. A portarla in gara è stato l'equipaggio composto da Emilio Deleidi, caporedattore della sezione Attualità, e Marco Rocca, della sezione Video.

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EQE, i consumi. L'equipaggio Deleidi-Rocca è andato controcorrente, consumando più il primo giorno (17,7 kWh/100 km) che quelli successivi. Il miglior dato è stato rilevato nella terza giornata (17,1 kWh/100 km), quando siamo partiti da Roma alla volta di Parma e neppure la "sparata" di Monza ha impensierito eccessivamente il powertrain della berlina tedesca, visto che il quarto giorno il consumo medio è arrivato a 17,5 kWh/100 km. Al termine dei 1.720 km di gara la EQE ha consumato 299 kWh di energia, per una spesa di 170,43 euro e un consumo medio di 17,3 kWh/100 km.

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Porsche Taycan Turbo S Cross Turismo. La cinque porte di Zuffenhausen è la vettura più potente iscritta alla 1000 Miglia Green: ha due motori che erogano una potenza complessiva di 625 CV, ma sfruttando l'overboost si può arrivare a 761 CV e 1.050 Nm. Le prestazioni sono da supercar: 0-100 km/h in 2,8 secondi e 260 km/h di velocità massima. Con queste performance, però, non si possono sperare percorrenze da citycar: grazie a una batteria da 93,4 kWh l'autonomia dichiarata è compresa tra i 440 e i 468 km a seconda degli accessori presenti. E anche in ricarica la Taycan è velocissima: grazie a un sistema a 800 volt che le consente di sfruttare una potenza massima di 270 kW, così da passare dal 5 all'80% dell'autonomia in soli 22 minuti.

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Taycan, i consumi. È di un'altra categoria rispetto alle altre tre vetture, tanto per prezzo, quanto per prestazioni e, conseguentemente, consumi. I 359 kWh (204,63 euro) serviti per percorrere i 1.720 km della 1000 Miglia, però, non rendono la Taycan eccessivamente vorace d'energia: in pratica, durante tutta la gara tra lei e la i4 è ballato solo un "pieno" di 70 kWh. Considerando che quella di Zuffenhausen è una delle ammiraglie elettriche più potenti sulla Terra il risultato non è niente male: il consumo minore (19,5 kWh) è stato registrato nella prima tappa, da Brescia a Cervia-Milano Marittima, mentre quello più elevato (22,5 kWh) arriva dall'ultima giornata, quando per festeggiare la vittoria dopo l'ultima prova cronometrata abbiamo dato sfogo ai 761 CV arrivando a toccare i 240 km/h prima della curva Parabolica.

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